MOSTRE Letto 1634  |    Stampa articolo

De Vincenti, poeta del colore luminoso

Foto © Acri In Rete
Milena Moneta
condividi su Facebook


Si intitola «Luce dal silenzio» la mostra che si è inaugurata il 26 novembre alla Galleria Civica, in via Trieste, a Montichiari, ideata e diretta dall'associazione «Caleidoscopio» e curata da Mario Romanini. L'artista Giuseppe De Vincenti - «poeta della luce e del colore» come lo definisce il critico Angelo Gaccione -, originario della calabra Acri, ma a Brescia da decenni, presenterà circa 40 opere, sul paesaggio mediterraneo divenuto sguardo e «luogo mentale» della sua pittura. Un paesaggio colto in ore differenti del giorno, ad una maggior o minore distanza, secondo un taglio diverso, un dettaglio inedito, come se il passare del tempo fosse soltanto un cambio di luce, sfumature che si succedono. Fermi-immagine ora affidati alla pregnanza materica dell'olio, ora alla morbidezza del pastello, ora alla dissolvenza tenue dell'acquarello che diventano luogo della poesia, garanzia di libertà e di riscatto, portatori di parole e significanza, di rimandi individuali e collettivi, di sottintesi metafisici. Una pittura «fatta di luce mediterranea, di trasparenze, di meriggi assolati, di edifici su cui la luce si è rappresa, vi si trattiene per esaltarne i colori: il turchese, il giallo dorato, il cobalto... e che si espandono, si effondono nei riverberi di un tramonto, nelle strisce di mare, nei casolari, nella sera che cala sprofondando dentro tonalità differenti di blu. Sono frammenti di visioni questi quadri, paesaggi silenti, quieti, immoti, dove la figura umana è assente, e tuttavia sappiamo che la vita non è stata abolita perché tutto è ben tenuto: la vegetazione, i campi, le case lungo la costa, i binari della ferrovia, le colline» come scrive Gaccione che con Milena Moneta firma i testi critici in catalogo. «Visioni familiari di un paesaggio che conosciamo; scampoli di paesaggio isolati in un dettaglio, in un particolare che li rende ancora più affascinanti e memoriali - si legge ancora -. Visioni evocative, poetiche, memoriali, che agiscono su di noi in maniera sensoriale: guardiamo quel cielo e non possiamo fare a meno di ricordare, di evocare, di sentire». Ma il fare memoria non è fuga dal presente né inseguire una dimensione mitologica, ma recuperare attraverso l'atto creativo il senso del vivere. La mostra si può visitare fino all'8 gennaio, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Apertura straordinaria il 26 dicembre e il 1° gennaio (infrasettimanali su appuntamento: 3474345943).. © RIPRODUZIONE RISERVATA. In copertina “La casa del nonno”, 2022 pastello su carta, 32x46 cm.

PUBBLICATO 09/12/2022 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

POLITICA  |  LETTO 732  
Regionali 2025. Quattro acresi in campo. Come si schiera il consiglio comunale
Sabato scorso è scaduto il termine per la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio regionale. Otto quelle a sostegno di Occhiuto, sei per Tridico, una per Toscano. Quattro gli aspiranti ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1252  
Nominati i presidenti di seggio
Sono stati nominati dalla Corte d'Appello di Catanzaro, in riferimento alle elezioni regionali, i Presidenti di Seggio per la tornata elettorale. Si voterà domenica 5 e Lunedì 6 Ottobre. ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 179  
Acri e Cassano Sybaris si dividono la posta in palio
Termina in parità l’intensa sfida tra l’Acri e il Cassano Sybaris, con un 2-2 ricco di emozioni andato in scena sul campo del "Pasquale Castrovillari". I rossoneri, ancora in fase di costruzione ma gi ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1005  
Forza Italia Acri: soddisfazione per la candidatura della Dott.ssa Angela Morrone
Il partito di Forza Italia Acri esprime grande orgoglio e soddisfazione per l’inserimento della nostra concittadina, la Dott.ssa Angela Morrone, nella lista ufficiale di Forza Italia per le prossime e ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 753  
Volevo essere un puro
Mi piacerebbe fare il sindaco del mio paese o anche il governatore della mia regione o, perché no, il presidente del consiglio dei ministri della mia nazione. Si, mi piacerebbe, perché no? Perché non ...
Leggi tutto