Il cipresso soppresso


Giuseppe Donato

Incendiato e alla fine abbattuto, sempre di notte! Per il cipresso del Purgatorio, intrappolato in un limbo temporale a cavallo fra il vecchio e il nuovo anno, si sono spalancate le porte del Paradiso, lasciando l’amaro in bocca ai tanti che ricordano ancora il maestoso albero svettare sull’originaria collinetta di terra nei pressi della piccola casetta in pietra, poco prima di finire inglobato in un cordolo di cemento che lo separava dal letto di asfalto stesogli tutt’intorno a conclusione dei lavori di tombatura del fiume Calamo.
L’ennesima tessera che va ad aggiungersi all’ipotetico e romantico puzzle raffigurante Acri com’era, prezioso viatico per chi abbandona il centro presilano per non rimanere ostaggio dei ricordi e della rassegnazione, conscio di farvi ritorno soltanto in sparute occasioni e per il tempo strettamente necessario a scongiurare eventuali assalti di malinconia. In uno Stato che impiega 30 anni a catturare un superlatitante comodamente acquattato tra le mura di casa, hanno vinto ancora una volta gli incivili (o coloro ai quali fanno comodo?) aprendo la strada a futuri colpevoli danneggiamenti, quasi certamente scevri da punizione alcuna a fronte delle rituali quanto inutili denunce contro ignoti, da ristorare con risorse pubbliche sottratte a quella fetta di comunità che caparbiamente occupa un comprensorio fortemente caratterizzato da difficoltà orografiche e infrastrutturali, scontando persino l’antipatico fenomeno del digital divide con il quale l’Agenzia delle Entrate ha salomonicamente risolto il problema della chiusura dei propri uffici optando per un “help desk” da allocare in uno spazio messo a disposizione dal Comune. Ossa rotte dunque per la comunità che dopo la lenta espoliazione di servizi essenziali deve far fronte alla crudele sottrazione di un tassello identitario, prima o ultima istantanea scattata mentalmente dai concittadini che arrivavano o partivano con gli autobus che collegano luoghi di studio e di lavoro disseminati al di là del Pollino. La stessa comunità alla quale bisognerà restituire la speranza che alla celere piantumazione del nuovo cipresso possa accompagnarsi una fattiva rifioritura di determinati servizi basilari rimasti per troppo tempo incagliati nelle anguste maglie della propaganda, vigilando sull’avveniristica ipotesi che Corso Pertini/Mazzini finisca per tracciare la strada a Piazza Purgatorio/Bilotti... |
PUBBLICATO 21/01/2023 | © Riproduzione Riservata

Commenta la news
Ultime Notizie
OPINIONE | LETTO 1236
Bentornata Professoressa Tortorella
Carissima Professoressa Tortorella, come Decano dell'I.I.S "V.Julia.... ... → Leggi tutto
Carissima Professoressa Tortorella, come Decano dell'I.I.S "V.Julia.... ... → Leggi tutto
RECENSIONE | LETTO 1351
La spesa sentimentale
Milano, come ogni altra città metropoli, pullula di supermercati. Questa, però, non è una novità. Che l’amore si possa trovare tra scaffali di detersivi e promozioni di tonno in scatola è qualcosa inv ... → Leggi tutto
Milano, come ogni altra città metropoli, pullula di supermercati. Questa, però, non è una novità. Che l’amore si possa trovare tra scaffali di detersivi e promozioni di tonno in scatola è qualcosa inv ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 957
Basta con la politica delle poltrone!
Il gruppo territoriale M5S di Acri fa il punto sulla attuale situazione politica all’indomani dello stravolgimento che ha visto all’interno della maggioranza l’alternarsi di consiglieri ed Assessori. ... → Leggi tutto
Il gruppo territoriale M5S di Acri fa il punto sulla attuale situazione politica all’indomani dello stravolgimento che ha visto all’interno della maggioranza l’alternarsi di consiglieri ed Assessori. ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 1378
Il Comitato per i beni comuni di Acri ha preso partito per l'utopia del buon governo
Generalmente si sentono molte critiche alla macchina amministrativa dello Stato e degli enti locali; la critica alla burocrazia per le politiche neoliberiste è un leitmotiv, criticare le pastoie ammin ... → Leggi tutto
Generalmente si sentono molte critiche alla macchina amministrativa dello Stato e degli enti locali; la critica alla burocrazia per le politiche neoliberiste è un leitmotiv, criticare le pastoie ammin ... → Leggi tutto
I RACCONTI DI MANUEL | LETTO 934
Le antiche fontane naturali di Acri, potenziale ricchezza per il territorio
Acri, come tutti ben sanno è posto a 720 metri nel cuore verde della Sila. Per la.... ... → Leggi tutto
Acri, come tutti ben sanno è posto a 720 metri nel cuore verde della Sila. Per la.... ... → Leggi tutto