Archeologia. Nuova e sensazionale scoperta in una necropoli a Cantinella di Corigliano Rossano


Redazione

Nel giugno dello scorso anno la Soprintendenza di Cosenza ha rinvenuto, in località Favella della Corte, nei pressi di Cantinella, nel comune di Corigliano Rossano, già nota per i resti di Thurio e Sibari, una tomba risalente verosimilmente al IV secolo a.c. Tra gli elementi di corredo recuperati compaiono i frammenti di una lamina aurea del tipo cosiddetto “orfico”.
Un oggetto molto raro in cui la foglia d’oro era utilizzata come supporto di un testo che conteneva le istruzioni affinché il defunto potesse orientarsi nell’al-di-là. Gli esemplari più completi di questa serie furono trovati nel 1879 in due grandi tumuli funerari – poco distanti dal sito della tomba in oggetto – e poco dopo trasferiti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove tutt’ora sono esposti. Si tratta di una Necropoli con colline dalla forme tonteggianti, i realtà accumuli artificiali di terreno che coprivano sepolture monumentali. Le laminette d’oro sono documenti di grande interesse per conoscere una parte della religione antica connessa al mondo dell’aldilà. In un laboratorio del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, si svolgeranno le quattro fasi del progetto: un’antropologa effettuerà il micro scavo della sepoltura, con il quale ci si aspetta di trovare i frammenti mancanti della laminetta ‘orfica’ o altri esemplari interi, mentre contestualmente avverrà il restauro della copertura della tomba e del corredo che man mano potrà ancora venire alla luce. In una terza postazione, poi, allestita nello stesso spazio, con l’ausilio di un microscopio elettronico e di uno scanner tridimensionale, avranno luogo le prime indagini archeometriche che potranno restituire interessanti dati sul defunto, molto probabilmente una donna, sui rituali con i quali è stato sepolto, sugli eventuali residui di contenuto dei vasi di corredo, sulle terre di copertura, sulla provenienza dell’oro impiegato per le laminette”. Infine, gli allagamenti del Parco, del 2013 e del 2018, sembrano essere un brutto ricordo: la situazione è sotto controllo grazie ad una serie di wellpoint, pompe idrovore in funzione 24 ore su 24 per abbassare il livello della falda. Il Museo e il Parco sono pronti a ricevere numerosi turisti soprattutto nelle domeniche in cui è previsto l'ingresso gratuito. Le due strutture saranno aperte anche nel giorno di Pasquetta. |
PUBBLICATO 31/03/2023 | © Riproduzione Riservata

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