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Pochi soldi, poche (e infelici) idee

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Redazione
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Il nostro, ovviamente, vuole essere un giudizio sulla gestione della Cosa pubblica e non giammai sulle persone. Peggio non potevano fare.
Ben tre assessori, Luigi Maiorano, assessore al turismo e allo spettacolo, già assessore e sindaco facente funzioni dal 2010 al 2013, periodo del fallimento del Comune, Graziella Arena, assessore al diritto al cibo (dopo un anno e mezzo ancora non abbiamo capito cosa significhi questa delega e di cosa si stia occupando) Mario Bonacci, assessore al bilancio con comprovata esperienza, sono riusciti a “partorire” il “programma” natalizio (meno male che non lo hanno definito cartellone) che vedete in allegato.
Eppure hanno avuto un anno, 365 giorni, per pensarci e organizzarsi. Come si evince, su 11 eventi ben 5, la metà, sono organizzati da alcune Associazioni.
Insomma un Comune bravo a dare Patrocini piuttosto che a promuovere appuntamenti.
I tre assessori non si sono per nulla sprecati, evidentemente o non hanno avuto tempo e voglia per elaborare idee brillanti o hanno pensato di far risparmiare il Comune. (In questo secondo caso meritano un plauso).
Il programma ha molto da invidiare a quelli dei centri limitrofi e non ci riferiamo solo a Cosenza, Rende e Corigliano Rossano ma anche a Luzzi e a Bisignano.
Mancano appuntamenti che si rifanno al Natale, non sono previsti concerti natalizi, iniziative benefiche, mostre, convegni, proiezioni di film.
Non comprendiamo cosa c’entri l’inaugurazione di una piazza (per la verità già in uso da diversi giorni) e di un murale con il Natale, non comprendiamo la scelta di riunire i bambini il 21 dicembre al Parco Caccia, ovvero a circa 800 mt s.l.m., non comprendiamo come sia possibile che l’area pedonale (che, forse, a breve sarà aperta al traffico) non sia interessata da alcun evento.
Il Consiglio Comunale dei ragazzi avrebbe fatto certamente di meglio.
Nel frattempo sempre più acresi scelgono di trascorrere gran parte del loro tempo libero, soprattutto il sabato e la domenica, nella vicina area urbana o addirittura fuori provincia e fuori regione.
In questo contesto sembra una città moribonda, ci auguriamo in una ripresa perché il declino è sotto gli occhi di tutti tranne che in quegli degli amministratori.

P. S. Non riusciamo a trovare un aggettivo per questo programma.


PUBBLICATO 12/12/2023 | © Riproduzione Riservata



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