L’insegnamento dell’educazione sessuale per la prevenzione della pedofilia


Loredana Barillaro

Non se ne parla mai abbastanza, ma nulla sembra essere abbastanza, non passa giorno senza sentire tristi notizie che riguardano la violenza, spesso sulle donne e sui bambini ed è per questo che si è sentito il bisogno di apportare un contributo a quello che è il tentativo quotidiano di porvi rimedio. Ed è stato proprio un terribile caso di cronaca – che la comunità di Acri apprese dai media - che spinse nel 1997 la Maestra Giuseppina Aiello a realizzare assieme ai suoi alunni di quinta elementare - ormai quasi trent’anni fa –un prezioso progetto che poetesse aiutare alunni e genitori a trovare risposte e al contempo potesse diventare, nel contesto scolastico ed educativo, un utile strumento per l’insegnamento dell’educazione sessuale al fine di rendere edotti i bambini sui pericoli derivanti dalla pedofilia. Non fu facile trovare un punto da cui prendere le mosse, fu allora che un’iniziativa di Walter Veltroni - allora Vicepresidente del Consiglio dei Ministri - diede la spinta; egli infatti annunciava che nelle scuole di ogni odine e grado sarebbero stati assunti docenti per insegnare l’educazione sessuale. Erano anni, dunque, che mia madre Giuseppina desiderava tradurre in opera il quaderno operativo sviluppato assieme ai suoi alunni, riportando nei contenuti le singole fasi che essi, sotto la sua guida, vi avevano realizzato. Ho pertanto accolto con gioia la sua idea e la sua proposta di curarne la pubblicazione, affinché quell’importante e utile lavoro non si disperdesse. La pubblicazione riporta, nello specifico, il quaderno dell’alunna Angela Lupo, oggi stimata Neurologa. Da donna, figlia e madre sono convinta della preziosità e della necessità di un tale documento; lavorandoci, infatti,ho potuto verificare come certi argomenti siano ancora, amaramente, un tabù.Si parla di pedofilia quando, purtroppo, accadono vicende spiacevoli divulgate dai media, ma all’atto pratico nessuno ne vuol parlare, come dire “meno se ne parla meglio è”. E questa triste realtà si constata spesso - in maniera netta – anche in taluni contesti legati al mondo dell’educazione e della scuola, là dove si lavora a contatto con bambini e adolescenti. Ed è esattamente questo che mi ha spinto ad affiancare Giuseppina - maestra di scuola primaria oggi in pensione - nella realizzazione di questa pubblicazione, per abbattere il muro di omertà che ancora, troppo spesso, affligge la società contemporanea. Poiché laddove non c’è conoscenza non c’è tutela. La pubblicazione - realizzata nella città di Firenze nel luglio 2023 - è stata arricchita da un prezioso scritto dell’Avvocato Dominique Lupo, sorella di Angela. I cambiamenti culturali e sociali necessariamente intervenuti dopo gli anni Novanta del secolo scorso - periodo in cui è stato realizzato il quaderno operativo -suggeriscono la prosecuzione di tale progetto affinché possa essere pienamente inserito e compreso nel tempo presente.
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PUBBLICATO 16/02/2024 | © Riproduzione Riservata

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