Studio del Cnr. La Sila come terapia forestale su ansia e umore


Roberto Saporito

Nei giorni scorsi, a Lorica, presso la sede del Parco Nazionale della Sila, c’è stata la presentazione delle attività di qualificazione del Sentiero CAI 421 della «Foresta Incantata», Montescuro (Celico, CS), ai fini della Terapia Forestale. Sono stati illustrati gli interessanti risultati ottenuti circa la caratterizzazione dell’atmosfera forestale sia in termini di concentrazione e presenza di inquinanti volatili che di composti bioattivi rilasciati dalla vegetazione (in particolare monoterpeni), come emerso dalle analisi ambientali effettuate in situ nel mese di ottobre 2023. Sono stati presentati gli effetti psicologici, in termini di miglioramento a breve termine rispetto ai sintomi di ansia e al disturbo dell’umore, misurati sui partecipanti nel corso di una sessione sperimentale di terapia forestale della durata di tre ore, condotta da una esperta psicoterapeuta sempre nello scorso mese di ottobre. L’incontro è stato l’occasione per presentare le principali evidenze scientifiche della Terapia Forestale, disciplina giovane che negli ultimi anni sta ricevendo grande attenzione per il suo potenziale in termini di prevenzione e promozione della salute. Le attività presentate rientrano nell’accordo di collaborazione scientifica tra Cnr-Ibe, Cai (Club alpino italiano), Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali), Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), Iss (Istituto Superiore di Sanità), alcuni Dipartimenti delle Università di Firenze, Padova e Roma La Sapienza, Cerfit (Centro di riferimento regionale in fitoterapia, AOU Careggi) e altri soggetti impegnati sul tema. Obiettivo ultimo è quello di promuovere la nascita e lo sviluppo di interventi innovativi di salute pubblica, a carattere preventivo e terapeutico, diffusi territorialmente, realizzando, da una parte, risparmi significativi e persistenti per il Servizio sanitario, dall’altra, creando le condizioni per sostenere lo sviluppo di Stazioni di Terapia Forestale quale nuova imprenditorialità basata sui servizi ecosistemici offerti dai boschi. Insomma la Calabria con i suoi quattro parchi, gli 800 chilometri di costa, l’enogastronomia, le tradizioni, le bellezze paesaggistiche e storiche, non ha nulla da invidiare ad altre regioni anzi potrebbe camminare sulle proprie gambe senza chiedere nulla a nessuno. Peccato che la classe politica e dirigente faccia poco o nulla per valorizzarla.
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PUBBLICATO 22/03/2024 | © Riproduzione Riservata

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