Buongiorno principessa


Franco Bifano

Nel grottesco teatrino della politica italiana è andato in scena, a notte inoltrata, un indecente spettacolo che ha visto protagonisti tutti i parlamentari, in particolare quelli che rappresentano il Mezzogiorno.
Questi galantuomini, con incredibile caparbietà e con il favore delle tenebre, hanno votato per l’autonomia differenziata promossa dal quel vero figlio del Nord che è il Ministro Calderoli. Mai come oggi, il Sud e i “mercenari” che lo rappresentano nelle istituzioni hanno dimostrato di essere i migliori alleati del loro peggior nemico. Il dato del resto è inconfutabile, considerando che il Sud ancora nelle ultime elezioni ha confermato un numero considerevole di voti alla Lega. Un masochismo politico impressionate! Il Ministro leghista ha presentato l’autonomia differenziata come una soluzione equa e vantaggiosa per tutti, sapendo benissimo che invece rappresenta una maggiore emarginazione del Sud. In principio i leghisti pretendevano l’indipendenza della Padania, (bei tempi quelli di Pontida e degli elmi cornuti), poi nel tempo hanno inseguito la secessione e la “devolution“, oggi hanno barattato l’autonomia differenziata un tanto al chilo con altre discutibili riforme. In sostanza, tanti nomi diversi per un inganno che aveva e ha lo scopo di divide l’Italia in due. Una vera ossessione la divisione per i leghisti, perseguita per oltre trent’anni con cinismo e ostinazione. Tuttavia, sarebbe rimasta ancora tale se non avessero trovato la complicità di politici miserabili. Calderoli è riuscito a spacciare un potenziale boomerang politico per un ricco bottino e una bandiera, per un partito che senza i consensi del Sud sarebbe stato costretto ad abbassare la cresta e ridimensionare velleità e supponenza. In un Paese che ha più di cinque milioni di poveri, nel quale la forbice tra la ricchezza e la povertà si allaga sempre di più, la politica dovrebbe unire e non dividere. Invece, tra un rigurgito di egoismo, un rutto razzista e una buona dose di paraculismo, si celebra l’autonomia differenziata come una opportunità per il Sud. Perbacco! Come ho già scritto in passato, aldilà dei Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP), che rappresentano il livello di servizi minimi da garantire in modo uniforme su tutto il territorio, aldilà anche della “spesa storica” che pure rivestono una rilevanza fondamentale, l’autonomia avrebbe un senso se tutte le Regioni partissero alla pari. Oggi, nel sostenere questa tesi finalmente mi ritrovo in buona compagnia. “Finche le Regioni del Nord guideranno una Ferrari e quelle del Sud saranno costrette ad inseguire con una Panda stiamo parlando del nulla”. Lo ha detto nientemeno che Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Buongiorno anche a lei, Principessa! Per dirla alla Benigni. |
PUBBLICATO 22/06/2024 | © Riproduzione Riservata

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