COMUNICATO STAMPA Letto 686  |    Stampa articolo

Impianto eolico Acri: il forum ambientalista, il movimento terra e liberta’ Calabria e Italia nostra Soverato depositano controdeduzioni

Foto © Acri In Rete
Movimento terra e liberta’ Calabria - Italia nostra Soverato
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Il team multidisciplinare coordinato dal Prof. Avv. Alberto Lucarelli rileva gravi criticità nel progetto. Chiesta l’archiviazione del procedimento VIA.
Sono state depositate in data odierna le controdeduzioni tecnico-giuridiche del Forum Ambientalista ODV, del Movimento terra e libertà Calabria e di Italia Nostra Soverato, nell’ambito del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativo al progetto “Impianto Eolico Acri” promosso da Hergo Renewables S.p.A., che prevede l’installazione di 23 aerogeneratori per una potenza complessiva di oltre 100 MW nel territorio della Sila Greca, in provincia di Cosenza.
La redazione del documento è stata affidata a un gruppo di esperti di alto profilo, coordinato dal Prof. Avv. Alberto Lucarelli. 
Il team è composto, tra gli altri, dal Prof. Avv. Renato Rolli, dal Prof. Arch. Giuseppe Scaglione, dall’Avv. Alessandro Biamonte, dall’Avv. Dario Sammarro, dall’Avv. Stella Arena, dal Dott. Andrea Eugenio Chiappetta e dal Prof. Ing. Alberto Ziparo
Le controdeduzioni denunciano gravi carenze istruttorie, lacune documentali e violazioni dei principi di partecipazione democratica, tra cui: Incompletezza delle certificazioni urbanistiche e delle analisi paesaggistiche, senza tener conto adeguatamente degli usi civici sul territorio; Mancata georeferenziazione delle mappe e fotosimulazioni distorte; Totale assenza di valutazione cumulativa degli impatti visivi e acustici; Violazione della Convenzione di Aarhus e degli artt. 9, 97 e 118 della Costituzione; Incompatibilità con le finalità della Riserva della Biosfera MAB UNESCO – Sila e del Quadro Territoriale Paesaggistico Regionale; Assenza di benefici per le comunità locali, con danni ambientali, economici e paesaggistici irreversibili.
Non siamo contrari alla transizione ecologica e all’eolico, ma tali progetti non possono trasformarsi in un pretesto per devastare territori fragili, ignorando i diritti delle comunità e la Costituzione. Occorrono scelte ragionevoli e meditate” .
Il team legale ha chiesto l’archiviazione del procedimento di VIA, ritenuto affetto da vizi istruttori insanabili, e l’attivazione di un dibattito pubblico ambientale in tutta la Calabria, ai sensi della Convenzione di Aarhus, per garantire trasparenza e partecipazione effettiva delle popolazioni interessate.
In difetto, le associazioni annunciano il ricorso a tutti gli strumenti giuridici interni e sovranazionali per la tutela del territorio e dei diritti delle comunità locali.

- scarica le controdeduzioni tecnico-giuridiche

PUBBLICATO 26/05/2025 | © Riproduzione Riservata





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