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Assessore alla cultura, “nessuna chiamata ai carabinieri ma il solo rispetto delle regole”

Foto © Acri In Rete
Portavoce Sindaco - Acri
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La forma di protesta messa in atto da un gruppo di cittadini, merita un approfondimento.” Lo dichiara l’assessore alla cultura, che ritorna sulla vicenda che ha visto un gruppo di cittadini protestare, in modo pacifico, all’interno del Museo Maca riguardo la regolamentazione degli spazi comunali.
Evito di entrare nel merito delle problematiche di cui il gruppo di persone autoconvocatesi avrebbero voluto discorrere con l’Amministrazione, peraltro non invitata, afferma ’assessore, ma mi limito a mettere in evidenza le affermazioni mendaci riportate anche su alcuni siti.  Nessun assessore è stato contattato dal gruppo né tantomeno il sottoscritto a cui è destinato chiaramente il riferimento.
Sono stato chiamato da un dipendente del museo Maca che, con toni allarmati, mi annunciava che alcune persone avevano occupato il Museo e che avevano manifestato l’intenzione di restare oltre l’orario di chiusura.
Nonostante ciò, nessuno, il sottoscritto per primo, ha interpellato i Carabinieri, come può risultare facilmente verificabile chiedendo ai Carabinieri stessi, piuttosto ho inteso interpellare il   Comandante della Polizia Municipale, responsabile del settore, perché andasse a verificare lo stato delle cose.
Non potevo recarmi personalmente, benchè non invitato, solo perché occupato nella mia attività professionale, dopo aver trascorso la mattinata a Catanzaro, sede della Regione, ove è stato dibattuto il grave problema dell’amianto presente sul nostro territorio.
Non ho mai temuto il confronto con chicchessia su qualsivoglia argomento  né ho paura, come qualcuno scrive sulla propria social page. Lo dimostrano i temi spinosi che denuncio da anni, quali la devastazione selvaggia e criminale dei nostri boschi o l’alta incidenza delle malattie tumorali causata dall’avvelenamento del suolo e delle acque, temi che nessun giornalista o redattore o blogger ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Non posso che compiacermi, infine, che cittadini, finalmente sotto questa Amministrazione, si siano svegliati dal torpore decennale che non ha permesso loro di manifestare il disappunto contro una gestione poco condivisa, soprattutto nel nefasto triennio del Sacco di Acri, quando la nostra città veniva espropriata, senza clamore, dei beni e dei servizi pubblici
.”

PUBBLICATO 10/03/2016 | © Riproduzione Riservata



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