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I rifiuti che fanno economia

Foto © Acri In Rete
IPSIA-ITI ACRI
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I rifiuti che non si buttano, ma che rinascono come nuovi oggetti eco-design. Sabato 26 novembre, l’Ipsia Iti Alberghiero di Acri, dalle 10 alle 13, aprirà le porte a numerosi ospiti per presentare i risultati di un costruttivo progetto di cultura ambientalista, nell’ambito dell’ottava edizione della Serr, la settimana europea per la riduzione dei rifiuti (dal 19 al 27 novembre), quest’anno dedicata agli imballaggi.
Sono stati invitati rappresentanti della politica locale, il vice ispettore del Corpo forestale dello Stato di Acri, imprenditori, responsabili della raccolta differenziata, alunni delle scuole medie di Acri, con i genitori e i docenti, professori universitari. Ad accoglierli saranno i ragazzi dell’istituto Ipsia-Iti Alberghiero, il preside Giuseppe Lupinacci, la professoressa Orietta F. Mecchia, ideatrice e responsabile del progetto e i professori che hanno collaborato, Bianca Giorno, Vincenzo A. Tucci, Vincenzo Fusaro.
Gli studenti hanno lavorato, dall’inizio dell’anno scolastico, in un’ottica di economia circolare, imparando a considerare le tante vite dei rifiuti e le strategie del riciclo, al passo con i sistemi europei più avanzati in materia.
“Come  ridurre e riciclare correttamente gli imballaggi e favorire l’eco-design” è, infatti, il tema scelto da Serr 2016, promossa da un comitato nazionale (composto dall’Unesco, dal ministero dell’Ambiente, dall’Anci, Legambiente e Aica, Utilitalia, Città metropolitana di Roma capitale, Città metropolitana di Torino,  con Erica società cooperativa ed Eco dalle città  in qualità di partner tecnici).
La mattinata di sabato prevede un ricco programma. I ragazzi dell’Ipsia Iti accoglieranno gli ospiti con il rap dei rifiuti che non si buttano e allestiranno banchetti con i materiali raccolti nelle aziende visitate; inoltre presenteranno i video realizzati, insieme con i docenti, sui rifiuti intesi come risorsa e sulla filiera del riciclo del territorio di Corigliano Calabro. E’ previsto anche un momento di confronto tra gli studenti e gli imprenditori del settore.
Un progetto che contribuisce fortemente a formare coscienze per un’eco esistenza e a stimolare una cultura di buone pratiche di raccolta differenziata. Serr, infatti, chiede ai partecipanti “di sviluppare azioni che promuovano idee e abitudini finalizzate a ridurre i rifiuti prodotti, fin dalla fase di acquisto di beni”.
La Settimana europea per la riduzione dei rifiuti è nata all’interno del “Programma Life” della Commissione europea, con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni, gli stakeholder (i soggetti influenti in un’iniziativa economica)e i consumatori, circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti delineate dall’Ue, che gli stati membri sono chiamati ad attuare.
Nel 2015 i trentatré Paesi partecipanti hanno messo in campo circa 12mila azioni, di cui 5.286 in Italia.

PUBBLICATO 25/11/2016 | © Riproduzione Riservata





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