La terra dei cachi


Marcello Perri

Continua la discussione sul referendum del 4 dicembre. È giunto il momento di fare i conti, a livello nazionale ma anche a livello regionale. Il messaggio è stato chiaro: Renzi bocciato. Ma lo scopo del referendum era tutt'altro.
Un quesito scritto male, una riforma fatta ancora peggio. Un referendum strumentalizzato, da una parte e dall'altra. Renzi ha fatto di un referendum una campagna elettorale. Il risultato parla da solo: Il 60% degli italiani ha detto no per mandar via Renzi. C'è da porsi delle domande, molte. In Calabria c'è stata una sonora bocciatura. Acri non è stata da meno. Che sia anche questo un primo messaggio per i nostri politicanti? La Calabria è stata rivoltata come un calzino, abbiamo letto e sentito promesse tipiche di una politica triste e vecchia. Nel nostro paesello abbiamo avuto visite speciali, dopo due anni di assenza è tornato il presidente. Con lui i vari big. Dotti della politica, medici, sapienti. Sale gremite, applausi. Tutti schierati per il si, tutti sorridenti. Ma stavolta il popolo ha risposto, ed ha risposto bene. Tutti bocciati. Non se ne salva uno. Questa gente dovrebbe prenderne atto. La Calabria, ormai da anni, occupa l'ultimo posto in tutte le classifiche. Siamo il fanalino di coda. La colpa, a mio avviso, è di questa "malarazza" che ha ridotto la Calabria in questo stato. Una classe politica poco attenta e scadente. Vecchia. Tanto a livello regionale quanto nella nostra cittadina. La sensazione più bella che ho provato è stato quel 60% raggiunto ad Acri. Ho interpretato questo risultato, come un messaggio chiaro per coloro che sono in fermento per le prossime elezioni comunali e, che tanto si sono prodigati al fianco di questi politicanti. Acri può ripartire e non ha bisogno di questa gente che fa parte di una politica che non ha portato nulla di buono alla nostra cittadina ed alla nostra regione. Acri non ha bisogno dei soliti nomi. Acri può tornare a sperare e lo può fare con i giovani. Quei giovani che hanno passione e amore per il proprio paese. Quei giovani che amano sognare oltre ogni ostacolo. Con il cuore. "Italia si' Italia no Italia bum, la strage impunita. Puoi dir di si' puoi dir di no, ma questa è la vita... Perché la terra dei cachi è la terra dei cachi. No" |
PUBBLICATO 06/12/2016 | © Riproduzione Riservata

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