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Acri un Comune "leggero" da essere "privo di servizi" a chi giova?

Foto © Acri In Rete
Cgil - Acri
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Al sindaco Tenuta piacciono le esternalizzazioni dopo il trasporto degli alunni, i rifiuti, la mensa scolastica, ha deciso di privatizzare la “concessione del servizio di gestione e riscossione volontaria e coattiva delle entrate comunali”, non tenendo conto delle motivazioni espresse dalla Corte dei Conti che nel rigettare il piano di riequilibrio, tra le altre motivazioni non riteneva affidabile l’esternalizzazione del servizio.
Inoltre con arroganza il Sindaco Tenuta non ha preso minimamente in considerazione la richiesta sottoscritta dalle associazioni sindacali, di categorie, politiche e di cittadini con quale si chiedeva una convocazione del consiglio comunale, ci chiediamo che idee di democrazia e partecipazione ha in mente il Sindaco, prende in considerazione solo le sottoscrizioni che vanno nella sua stessa direzione. 
L’intento del Sindaco Tenuta sarebbe quello di organizzare, in maniera più funzionale e con indubbio vantaggio economico per la collettività, la gestione di un servizio evidentemente dispendioso ed improduttivo.
Chiediamo al Sindaco Tenuta: ma sei sicuro che con questa scelta si risparmiano soldi pubblici?
La storia purtroppo dice di no, dove sono state fatte privatizzazioni così spinte non solo non si è risparmiato ma i servizi sono peggiorati.
Il servizio tributi gestito sino ad oggi direttamente dal Comune a mezzo di suoi dipendenti è stato implementato con l’ultimo piano economico e gestionale (pec), affermando in sede di informativa sindacale che si stava andando nella direzione giusta e che per aumentare i risultati già apprezzabili ed una banca dati di tutto rispetto serviva aumentare le risorse umane.
Perché dunque il Sindaco decide di punto in bianco di svendere, banca dati compresa, un servizio che funziona………resta un mistero.
Come è noto un servizio affidato ad un privato comporta un costo maggiore per la cittadinanza, infatti alle tariffe già previste si dovrà aggiungere il guadagno che il concessionario introiterà nei sei anni di esecuzione del servizio che ammonta a tre milioni di euro, dunque la ragione non risiede in un risparmio per i Cittadini di Acri.
Ci si domanda veramente a questo punto se al Comune abbiano effettuato una comparazione tra costi e benefici…
Infine, dato che il servizio comunale funziona, è palese come l’operazione non intenda valorizzare quanti, dipendenti comunali e LSU-LPU, hanno contribuito all’efficienza del medesimo.
Infatti il Comune non si è nemmeno degnato di spiegare che fine farà chi ha lavorato in tutti questi anni a creare la banca dati e svolto il servizio in modo efficiente.
Ci troviamo insomma di fronte ad un evidente esempio di esternalizzazione in cui una sola cosa è certa e chiara: a pagare saranno i lavoratori e i cittadini, e per giunta, senza dar loro la possibilità di chiedere il perché.
E sì, perché il Comune si è guardato bene dal convocare le rappresentanze sindacali, circostanza che invece gli è imposta Contratto Collettivo Nazionale del comparto Enti Locali tuttora vigente, il cui mancato rispetto comporta una chiara condotta antisindacale…come dire me ne frego dei lavoratori e dei loro rappresentanti.
Il Comune di Acri deve convocare le organizzazioni sindacali e chiarire quali determinazioni intenderà adottare nei confronti dei lavoratori ad oggi utilizzati nel servizio che darà in concessione, anzi avrebbe dovuto farlo prima di strombazzare ai quattro venti il bando di gara, ma evidentemente i tempi stringevano e…la tentazione era troppo forte…
La Cgil non permetterà al Sindaco Tenuta di disfarsi della professionalità raggiunta dai dipendenti senza renderne conto a nessuno, e dovrà dirci anche come pensa di stabilizzare i lavoratori a tempo determinato (ex LSU-LPU) in un comune rimasto senza servizi.

PUBBLICATO 21/12/2016 | © Riproduzione Riservata





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