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L’associazione Pro Foresta impegnata nella realizzazione della chiesa.

Cinzia Gencarelli
Foto © Acri In Rete
Da pochi mesi è attiva nella frazione di Foresta, località a confine con il territorio coriglianese e distante dal centro abitato poco più di venti chilometri, l’associazione Pro Foresta. Circa mille cittadini risiedono nella frazione, i quali non soddisfatti dell’operato delle passate ed attuali amministrazioni locali lamentano di essere stati abbandonati per troppo tempo, affidandosi, ora nelle mani dei volontari del comitato cittadino. Associazione, che ha il compito di chiedere la giusta visibilità, la soluzione dei tanti problemi che da tempo tormentano il territorio. “Da troppi anni – si legge in un comunicato a firma del presidente Santo Ferraro – questa contrada, nella quale risiedono più di mille persone, è stata abbandonata a se stessa. In questo comprensorio manca tutto. È nonostante siano stati inseriti nel piano regolatore approvato nel 1982, non sono mai stati realizzati spazi attrezzati, sportivi e sociali. Sarà anche colpa dell’eccessiva distanza dal municipio se molte sollecitazioni non hanno mai trovato seguito”. Come primo obiettivo il neo comitato si sta impegnando a far realizzare una chiesa. Nelle scorse settimane, l’associazione ha ricevuto dalla Curia di Cosenza il nulla osta al progetto della costruzione della chiesa. Infatti, a Foresta da tempo manca la chiesa, e da anni ormai, ed il prete si deve adattare a celebrare messa in locali di fortuna. L’idea promossa dall’associazione Pro Foresta insieme al sacerdote è quella di realizzare il luogo di culto al più breve, dotandola anche di una sala polivalente. Un luogo di preghiera, ma anche un centro di incontro per i giovani ed i meno giovani del luogo. Centri religiosi, e non solo anche sportivi, culturali e sociali, spazi per i giovani e per le persone anziane, che nella frazione di Foresta mancano, e che la giovane associazione mira a creare. Ora aspettiamo atti concreti da parte degli amministratori”, puntualizza così il presidente Santo Ferraro, ritornando alla realizzazione della chiesa. L’associazione sollecita almeno il finanziamento della struttura, rivolgendosi agli organi competenti ed gli enti locali.

PUBBLICATO 4/4/2004

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