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Decentramento e partecipazione

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
E' partita giovedì sera, dalla Sala polivalente, in forma ufficiale, la campagna elettorale del centrosinistra acrese per le prossime elezioni provinciali. Alla manifestazione politica, promossa dal coordinamento del centrosinistra, oltre agli otto candidati al consiglio provinciale, era presente anche Mario Oliverio, candidato alla presidenza. Buona l'affluenza di pubblico per il taglio del nastro di una competizione elettorale che si prospetta assai Incerta. A fare gli onori di casa è stata il coordinatore pro tempore del centrosinistra acrese, Francesco Monaco. Oliverio, sovvertendo una prassi consolidata, ha voluto aprire il dibattito, anziché chiuderlo. La scelta è stata opportuna, considerato che il deputato di San Giovanni in Fiore ha tenuto la scena e il microfono per poco più di un'ora. Sarebbe stato impensabile avere la medesima attenzione a fine serata, cioè intorno alle ore 22. Oliverio in apertura ha doverosamente rivolto un pensiero alla situazione in Iraq e all'uccisione di Fabrizio Quattrocchi. E' quindi entrato nel merito, spiegando perché la gente dovrebbe votare per il centrosinistra e illustrando i dieci punti intorno ai quali ruota la sua proposta. "Non sono qui per presentare un programma - ha spiegato Oliverio - ma per arricchire, attraverso un diretto confronto, un'idea precisa della nuova amministrazione provinciale. Il programma lo faremo insieme". Non sono mancate le stoccate alla Regione guidata dal centrodestra, "che da ente di programmazione dello sviluppo è stata trasformata in un ostacolo dello sviluppo. E' stata distorta la sua funzione e noi dobbiamo recuperarla, perché, così com'è oggi, la Regione Calabria non è assolutamente in grado di assumere quei poteri che la riforma federalista le assegna". Per il candidato del centrosinistra, "le nuove province devono sapere organizzare il decentramento verso il territorio. Ciò deve avvenire su due binari: decentramento amministrativo e partecipazione democratica. Ed è esattamente quello che intendiamo a fare". Oliverio ha poi spiegato che intende conferire un'importanza strategica ai cosiddetti "distretti produttivi di qualità", vale a dire a quelle aree naturali della Provincia, come la Sibaritide o i centri che gravitano intorno all'altopiano della Sila, cercando di valorizzare le loro peculiarità. "Bisogna - ha detto ancora Oliverio - trasformare queste risorse naturali e umane in reddito, solo così si avvia un virtuoso meccanismo di sviluppo economico". Non sono mancati i riferimenti specifici al contesto locale. "Finora gli esponenti del centrodestra sono venuti ad Acri - ha proseguito il deputato diessino - così come hanno fatto altrove, e hanno promesso sapendo di non poter mantenere gli impegni perché le risorse non lo permettono. Io vi assicuro che il nuovo tracciato della Ss 660 e la Sibari-Sila saranno tra le priorità della nuova amministrazione provinciale". Dopo l'intervento di Oliverio si sono alternati al microfono tutti gli otto candidati del centrosinistra al consiglio provinciale. Si sono presentati Giacomo Cozzolino (Democratici di sinistra), Salvatore Fabbricatore (Alleanza Popolare-Udeur), Raffaella De Luca (Lista società civile - Di Pietro - Occhetto), Oscar De Miglio (Pse), Giuseppe Giudice (Margherita), Antonio Morrone (Comunisti italiani), Angelo Spezzano (Socialisti democratici italiani) e Pietro Pettinato (Prc).

PUBBLICATO 17/4/2004

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