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L'Udc difende piazza Sprovieri.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Non si placa la polemica tra la maggioranza di centro-destra e le opposizioni di centrosinistra ad Acri, innescata dalla discussione su Piazza Sprovieri e che ha coinvolto l'intero settore dei lavori pubblici.
Ieri l'Udc, con una nota, ha stigmatizzato duramente l'atteggiamento assunto dalle minoranze consiliari.
«Ci eravamo illusi-vi si legge-che la crescita culturale del paese avesse contagiato anche la sinistra acrese, ma il comunicato sui lavori dell'ultimo consiglio comunale ci dice che ci siamo sbagliati.
E' la solita sinistra demagogica e bugiarda, che tenta di scaricare sugli altri responsabilità storiche che appartengono soprattutto a chi ha governato questa città per circa quarant'anni.
La realizzazione di Piazza Sprovieri e Piazza Matteotti era ed è una esigenza di un paese che vuole modernizzarsi per avvicinarsi sempre di più all'Europa.
E' motivo di vanto per l'amministrazione comunale averle realizzate senza appesantire le casse comunali. Il completamento dei lavori di pavimentazione e del collegamento viario Calamo-Viola sono propedeutici a qualsiasi decisione responsabile che si dovrà assumere circa la delimitazione dell'isola pedonale.
Questa è la decisione assunta dalla giunta comunale e dall'intera maggioranza.
Ma la sinistra finge di non capire e in modo demagogico cerca di strumentalizzare una conquista di civiltà come un'azione negativa che mira a isolare una parte della città.
Ma, amici della sinistra, avete dimenticato che qualche anno fa avete isolato l'intero paese, chiudendo la strada di collegamento con Cosenza?
E cosa ha fatto la democratica amministrazione comunale di centrosinistra?
Ha mandato sotto processo alcuni nostri concittadini, compresi alcuni rappresentanti della sinistra, che si opponevano alla chiusura della strada.
Si accusa il centro-destra-prosegue la nota-di essere antidemocratico e ci si dimentica che la crisi comunale del 1999, che ha portato alla caduta del sindaco e della giunta di centrosinistra, è avvenuta soprattutto per mancanza di democrazia in consiglio comunale e nella stessa maggioranza, tant'è che cinque consiglieri di maggioranza e nove di opposizione furono costretti a dimettersi per ripristinare le regole della democrazia nel nostro paese.
E' vero che il tempo passa veloce e questi quattro anni sono veramente passati in fretta, ma comunque sono stati sufficienti a produrre un'intensa attività amministrativa nei settori sociale, culturale ed economico, muovendo una notevole massa di investimenti, di circa 29 milioni di euro, che ha consentito il miglioramento della qualità della vita sull'intero territorio e ha posto le basi per creare nuove condizioni di sviluppo.
Non ci sentiamo comunque appagati.
La nostra ambizione è quella di vedere realizzate le due grandi arterie di collegamento Acri-A3 e Acri-Sibari.
L'Udc e le altre forze di maggioranza ci credono e sono fortemente impegnate affinché queste opere vengano realizzate; il tempo dirà chi in questo paese produce fatti concreti e chi crede invece di potere ottenere consensi con la demagogia, le false promesse e la demonizzazione dell'avversario».

PUBBLICATO 9/5/2004

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