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Sezione dell'Udc nel cuore "rosso" di Chimento.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Questa sera, alle ore 19, verrà inaugurata la nuova sezione dell'Udc, in contrada Chimento. Detta così, sembrerebbe una delle tante operazioni pre-elettorali, fatte allo scopo di racimolare qualche voto in più.
In questo caso tuttavia è davvero difficile liquidare così la vicenda.
Che l'Udc di Acri apra una sua sede a Chimento è addirittura un evento degno di essere collocato tra i fatti salienti della storia politica di Acri. E' un evento-simbolo, al pari della cartina di tornasole che rende conto di un mutamento radicale nella cultura politica di Acri.
Per decenni Chimento ha rappresentato il santuario del cuore rosso di Acri. Qui il vecchio, glorioso Partito Comunista arrivava a percentuali che definire bulgare è quasi un eufemismo.
Chimento è sempre stata la zona più rossa della rossa Acri, e l'evento di questa sera è l'annuncio che evidentemente qualcosa di significativo è avvenuto. La roccaforte della sinistra acrese ha sempre tenuto. Sia pure con qualche fisiologico cedimento a Chimento tutto sommato i voti sono usciti anche nel periodo più nero. Oggi tuttavia quella che si racconta è una storia diversa.
La sinistra non solo qui non è stata capace di interagire con un elettorato che l'ha sempre seguita pedissequamente, ma addirittura non è stata in grado nemmeno di tenere aperta la celebre sezione del luogo. Quelle erbacce che sono situate nei pressi dell'ingresso rappresentano il triste simbolo di un'era che non c'è più.
Magari i voti usciranno ancora, ma qualcosa evidentemente si è rotto, quasi irrimediabilmente. L'Udc, dal canto suo, non fa che seguire la sua strategia di riposizionamento sul territorio.
Ha sedi, oltre che ad Acri centro, anche a San Giacomo, a Là Mucone, e, da oggi, a Chimento. Questa sera, il candidato alle elezioni provinciali, nonché consigliere uscente, Natale Zanfini, e il senatore Gino Trematerra non si limiteranno a tagliare un nastro, ma chiuderanno un'epoca, aprendone un'altra.
Sotto il profilo squisitamente elettorale, saranno le urne a dire se la presenza di un presidio politico fisso dell'Udc rappresenti la conquista del fortino.

PUBBLICATO 20/5/2004

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