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Cozzolino: un errore aver cercato di favorire l'ingresso in maggioranza di Idv.

Giacomo Cozzolino
Foto © Acri In Rete
Ho sempre cercato di svolgere il mio ruolo con assoluta correttezza, accompagnandolo alla sobrietà che una carica istituzionale impone.
In un altro momento avrei soprasseduto e avrei lasciato cadere nel contenitore della spazzatura affermazioni che non trovano alcun riscontro, non solo nella realtà dei fatti, ma neanche nella mia storia politica.
Oggi, per tutta una serie di ragioni, sono invece, mio malgrado, costretto a rintuzzare accuse che vengono delegittimate dalla fonte stessa dalla quale provengono.
Come si fa a dargli credito se chi le lancia ha egli stesso reso un'arte il mestiere del saltimbanco?
Un'autentica professione della quale, questi personaggi, occulti e palesi, vivono.
Il pulpito dal quale provengono trasuda incoerenza: basti rileggere la storia personale di chi esprime siffatti giudizi, per capire che essa è fatta di continui cambi di casacca, avendo baciato le bandiere di quasi tutti i partiti dell'arco costituzionale.
Destra o sinistra non fa differenza, purché garantiscano al saltimbanco un ruolo.
Quale sarà la collocazione futura di questi "grandi pensatori", quali i loro prossimi "nobili ideali"?
Sono addirittura riusciti ad attribuire alle loro acrobazie "finalità nobili", in grado di far impallidire anche i più vecchi dirigenti di un partito, cioè i dirigenti che hanno servito un solo partito.
Sarebbe bello conoscere il bilancio della loro militanza politica e i risultati prodotti a vantaggio degli acresi.
La verità è che non vi è traccia tangibile del loro operato.
Basterebbe chiederlo ai partiti nei quali hanno militato, ma l'operazione risulta alquanto ardua, considerato che dovremmo interpellarne troppi, dagli amministratori di ieri di centro - destra a quelli di oggi, di centrosinistra.
Colgo l'occasione per fare pubblica ammenda: io mi ero adoperato per far si che "Italia dei valori" entrasse nella maggioranza.
Considerato l'atteggiamento di questi personaggi, oggi me ne pento amaramente e chiedo scusa a quanti, Cavallotti in testa, hanno bocciato la mia proposta.
Con questa gente, a livello personale, non voglio più nemmeno bere un caffè.
C'è la mia totale disponibilità istituzionale, ma questo è il limite: non ci si può fidare di chi cambia partito come se si trattasse di un vestito.

PUBBLICATO 28/06/2007

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