Scrivo una seconda volta e se ce ne sarà bisogno anche una terza, una quarta e così via, se tutto ciò servisse a fugare i dubbi degli amici cronisti e di tutti quelli che si interrogano "sugli affari" che potrebbero nascere tra un consigliere indipendente e il sindaco di una città.
Entro nel merito perché non mi va che una provocazione in diretta radiofonica possa passare per un accordo segreto. Lungi da me tutto questo. Forse non la pensa così l'amico cronista/giornalista, che ringrazio in quanto mi dà la possibilità di replicare e quindi farmi esporre a raffica argomentazioni che mi gratificano soprattutto perché mi invogliano a scrivere…
Con la trasparenza che mi contraddistingue rispondo ad una lettera dell'amico cronista/giornalista, ricevuta ieri, in cui si puntava il dito su passeggiate fatte con esponenti del centrosinistra (ho passeggiato anche con amici del centrodestra, peccato che non sono stato visto!). E allora? Siamo sotto inquisizione? Vorrei avere, sempre se lo permettete, la possibilità (scusate la richiesta) di passeggiare e confrontarmi con chi voglio e quando voglio…

Per quanto riguarda la mia presenza all'atto del voto, voglio sottolineare in mancanza del numero legale sabato 30, lunedì 2 luglio sarebbe stato possibile procedere ad una nuova votazione. E ancora, anche in caso di mancata approvazione nella seconda convocazione, l'operazione sarebbe stata fatta lo stesso da un "commissario ad acta".

Per quanto riguarda invece il famoso "budget" di cui ho parlato (budget è diventata la parola dell'anno, che bello! Magari uno può affermare: "un ingegnere-consigliere che chiede un budget al proprio sindaco, chissà cosa ci sarà sotto!"), rassicuro tutti, compreso il collega De Vincenti che è stato il primo a manifestare perplessità. Per me non ho mai chiesto niente e non voglio nulla.
Ho rifiutato incarichi prestigiosi per poter conservare intatta la mia dignità di uomo e di politico.
Allora ben venga la possibilità di gestire un budget predefinito da destinare ad alcune attività per il benessere dei cittadini di Acri! Certo non lo sperpererei e, chiedo scusa per la presunzione, farei vedere cosa significa far partecipare davvero il popolo…

Il consigliere comunale indipendente Vincenzo Barone