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Sul signor Rossi...

Luigi Algieri
Foto © Acri In Rete
Ho letto l'ottimo articolo di Leonardo Marra: Quando il signor Rossi sceglie di vivere ad Acri. M'ha fatto molto piacere. E non solo perche l'autore è un mio carissimo compagno di studi al Liceo Scientifico (fummo noi, con gli altri dell'allegra banda... ad inaugurarlo: nel 1970).
Leonardo Marra parla delle difficoltà economiche, quotidiane, di una famiglia che vive nella nostra città (ed in tanti altri posti d'Italia beninteso). Lo fa con umorismo. Ma, allo stesso tempo, con inevitabile amarezza e delusione.
Verso la fine dell'articolo, ci dice che il signor Rossi (rientrato in paese con la famiglia) dovutosi rassegnare a qualche passeggiata notturna durante l'estate (visti i costi dei biglietti per gli spettacoli dell'AmphitheAcri), deve però rinunciarci. Scrive: "Allora optò per le passeggiate al chiaro di luna. Quelle non furono malaccio, peccato solo per quelle torme di cani che quella sera decisero di stabilire la supremazia del branco proprio in piazza Annunziata, esattamente dove stazionavano lui e gli amici per il saluto di fine serata e che fecero urlare di terrore mogli e figlie per la violenza inaudita con cui si azzuffarono, tanto da farle recedere dall'idea di fare ancora delle passeggiate notturne." (Ci sono altri articoli sui siti "Acri.info" e "Acrinrete", riguardo a questa grave situazione che, una sera tardi di un anno fa, ho riconstatato personalmente.)
Leonardo Marra ha ragione mille volte di rifarlo presente. Naturalmente, si rivolge ai responsabili della nostra città. E quindi, alla nostra Amministrazione comunale.
Certo, non si tratta, assolutamente, nè per l'autore nè per noi, di rendere colpevoli i cani. Ci mancherebbe altro. La testolina l'abbiamo in dotazione anche per pensare. Per riflettere al perchè delle cose. E perciò, se dovesse succedere qualcosa di grave a qualcuno... i responsabili non potrebbero essere, ma allora proprio per nulla, questi animali (sorvoliamo sugli abbandoni, etc.).
La responsabilità civile ricadrebbe, interamente, sulla nostra Amministrazione. Allora, gentilissimi Amministratori, cosa dovreste e potreste fare di veramente saggio? Ebbene, il nostro Sindaco dovrebbe e potrebbe, senza più tardare, trovare una soluzione. Dovrebbe provvedere.
Siamo sicuri che sa, e può farlo. Ed in questo, riceverà tutta la nostra migliore approvazione. (Qui in Francia - faccio questo esempio - i Sindaci hanno talmente paura delle conseguenze, che fanno di tutto perchè non ce ne siano di questi gravi pericoli.) In breve, se fossi il responsabile, non ci dormirei tranquillo. Diciamola in questo modo. Non dimentichiamoci che, altrove, sono già successi brutti fatti con questi cani randagi: come nelle Puglie. Naturalmente, pure i più teorici protettori degli animali... dovrebbero tenerne conto. Ed a buon intenditore...
Leonardo Marra conclude: "Povero signor Rossi, combattuto tra il desiderio di abbandonare tutto ed emigrare nell'Equador e quello di mettersi in piazza (alla maniera americana) e gridare ai quattro venti la sua delusione, la rabbia, l'acredine verso tutti coloro che dovrebbero assicurare la socialità in una vita degna di chiamarsi tale ed invece si preoccupano sempre e solo di aumentare il loro prestigio, la loro intoccabilità, il loro potere e non hanno occhi per i problemi del quotidiano dei milioni di signor Rossi d'Italia."
Vorrei dire al mio compagno di Liceo (approfittandone per salutarlo): Caro Leonardo, hai perfettamente ragione! Su tutte le cose che ci dici.
Siamo in queste condizioni... Ora, per quanto concerne l'Equador, sappiamo che è un paese bellissimo. Con la Cordigliera che sale oltre i seimila metri, con la neve... E giù, da una parte la foresta amazzonica e dall'altra le lunghe spiagge che sono un incanto. Più la straordinaria accoglienza della gente. Ma, ahinoi, lo sai meglio di me, presenta diversi gravi problemi a livello di vari intrallazzi politici, anche "alla suditaliana" (un mio neologismo, questo). D'altronde, una parte della foresta, della giungla, è stata letteralmente devastata dalle compagnie petrolifere (statunitensi e spagnole soprattutto: anche nelle Riserve ecologiche. Come? Facile, là: hanno pagato i politici...).
"Compagnie della morte" che hanno estratto il petrolio e fatto enormi profitti sulle spalle degli Indiani. Che si ammalano. Che ne muoiono. Tranne in certi posti, dove si sono saputi organizzare. Per difendersi...
Per quanto concerne il comportamento, all'americana, del tuo simpaticissimo signor Rossi: sappiamo che, da noi, questa cultura, questa forma di libertà e di democrazia, non c'è. Da noi, il cittadino coi suoi diritti insomma, manca. Nel 2007, ancora non c'è. Perchè, da noi, c'è un'altra mentalità, meravigliosamente ben sviluppata. Perchè, insomma, siamo educati, anche senza rendercene conto, diversamente... La nostra tradizione politica, troppo spesso "alla suditaliana" dunque, è basata anch'essa, soprattutto (com'è arcinoto), sulla furbizia che tanto bene ci ha fatto e continua a farci...
Se il signor Rossi lo fa, noialtri, grazie a questa tradizionale forma di autodifesa collettiva, perchè di questo si tratta, lo prendiamo per matto. Giacchè, evidentemente, è molto più facile non agire agendo così che agire per ben fare le cose. La prima attitudine non necessita sforzi (immaginiamone, facilmente, il non agire: cioè, le ignoranti nonchè solite risatatelle nostrano-frichigne...) Mentre la seconda, per ben fare, deve agire...
Ciò detto, è mia convinzione che, oramai, i nostri attuali Amministratori, che considero persone intelligenti malgrado queste disattenzioni tradizionali, interverranno prontamente. Pure loro, infatti, per quanto contraddittorio possa sembrarci (ed è questo il bello dell'affare), in fondo condividono quanto gli hai e ci hai scritto. Inoltre, come tu ben sai, i cani, quando mordono, non fanno nessuna scelta politica.
1000 Buone cose a te ed alla tua famiglia, sperando di poter leggere altri tuoi buoni e giusti scritti pubblici.

PUBBLICATO 2/9/2007

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