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12 anni di Volontariato!

Redazione
Foto © Acri In Rete
Dalla prima esperienza partita nel dicembre del '95, attraverso una iniziativa "rivoluzionaria" di un ristretto gruppo di persone, l'ASPA è divenuta nel tempo una associazione numerosa e necessaria per il territorio di Acri, a tal punto che a volte la si confonde come qualcosa di istituzionale.
In realtà ricordiamo che l’A.S.P.A. è un associazione di Volontari, e come il presidente dell'ANPAS Casini ha ricordato in un recente incontro sulla sull’emergenza nazionale, "Il volontariato c'è perché vuole, non è scontato. Dobbiamo provarci ad immaginare un mondo senza il volontariato…".
Per l'occasione dei festeggiamenti di piazza abbiamo incontrato il presidente dell'associazione Luigi Pedace, al quale abbiamo posto posto alcune domande.

Cos’è veramente il volontariato e cosa tiene insieme i volontari dell'ASPA?
"Quando si parla di volontariato molte volte si trascura il fatto che, una associazione che vuole svolgere questa attività, prima di intraprenderla, di mandarla avanti nel tempo e di raggiungere determinati obiettivi, deve mirare alla continua sua integrazione.
Voglio dire con questo che, ognuno di noi nella vita quotidiana può compiere un’azione di aiuto verso chi ne ha bisogno, può fare beneficenza, può sostenere economicamente le svariate campagne umanitarie che si presentano, ma il volontariato esercitato in una associazione e ben altro.
E’ la condivisione di un obiettivo comune, di un’azione collettiva che ha alla base il vivere associativo, la libertà di iniziativa, la cooperazione. E' un modello di indipendenza, di autonomia, di libertà che non viene esercitata a parole o con finti propositi, ma con la continua partecipazione sociale.
L'Aspa prima di essere un’associazione di volontariato è associazione; è amicizia, affiatamento, integrazione di giovani, meno giovani e anziani che indipendentemente dalla loro estrazione politica, religiosa ed economico-sociale, svolgono un servizio volontario collettivo per aiutare gli altri. Poi, che sia stata l'Aspa ad aprire le porte al mondo del volontariato nella nostra cittadina, a dare l'input, la spinta iniziale a tali iniziative ad avviare il servizio di emergenza 118 (fornendo un autista-soccorritore e l’ambulanza alla postazione del Presidio Ospedaliero di Acri) è un dato incontrovertibile, questo anche per rispondere a chi, in un articolo apparso su questo stesso sito, ha affermato, presuntuosamente, di aver creato la "cultura del volontariato"ad Acri."


Qual'è l'interazione tra la vostra associazione e l'amminstrazione comunele di Acri?

"Le associazioni di volontariato rappresentano ormai una realtà imprescindibile delle comunità locali, tant’è che i comuni (come il Comune di Acri) prevedono nei propri statuti il sostegno di tali iniziative. I rapporti con gli Enti Locali in generale sono difficili per la loro stessa natura: burocrazia e formalismo da una parte, flessibilità e rapidità dall’altra. Questo non vuol dire che non ci sia la volontà nel fare e nel collaborare, ma che questa si perde nella struttura complessa delle Pubbliche Amministrazioni o nelle deleghe altrui.
Con la nostra Amministrazione cerchiamo di collaborare con la massima puntualità nel limite delle nostre possibilità. Nello specifico, con i Servizi Sociali c'è un rapporto ormai di collaborazione continua per i servizi di trasporto ed assistenza; peccato che per il servizio di televideosoccorso, (portato avanti per diversi anni e disattivato per l'inefficienza delle apparecchiature obsolete) non ci sia pervenuta nessuna comunicazione per una riattivazione!
Alcune volte non possiamo soddisfare le richieste dei Servizi Sociali perché già impegnati nella nostra attività ordinaria e questo ci dispiace tanto.
È auspicabile che altre realtà associative crescano e possano aiutarci a soddisfare le necessità quotidiane dei cittadini, così come è auspicabile che si possa stabilire dettagliatamente quali siano i servizi ascrivibili ad un'associazione, quali siano i progetti fattibili da realizzare assieme, quali siano i presupposti per il raggiungimento di un livello di assistenza e di sostegno soddisfacente ai diversamente abili, ai bambini meno abbienti, agli anziani, alle persone bisognose in genere fermo restando che, un'associazione di volontariato non può o meglio, non deve, sostituirsi alle istituzioni."


Uno dei meriti più grandi dell'ASPA è quello di aver dato vita sul nostro territorio ai progetti di Servizio Civile Volontario. Qual'è ad oggi il risultato di tale esperienza?
"La consapevolezza nella gestione del Servizio Civile Volontario presso la nostra associazione, nasce dall’esperienza avuta nel corso degli anni con gli obiettori di coscienza; non va assolutamente dimenticato che questo non è altro che il prosieguo del servizio che una volta veniva prestato allo Stato in alternativa al servizio di leva obbligatorio.
Il Servizio Civile Volontario rappresenta oggi per tutte le associazioni di volontariato accreditate presso l'Ufficio Nazionale, un sostegno importante per tutte le iniziative associative; la possibilità di svolgere un servizio per lo Stato nelle specifiche realtà territoriali; un'esperienza unica per mettersi al servizio degli altri; un'occasione proposta ai giovani che vogliono, assieme ai volontari più anziani, intraprendere questo cammino nel mondo del volontariato e magari restarci il più a lungo possibile.
Molte volte il Servizio Civile viene scambiato come un lavoro a termine. Molti ragazzi pensano che sia un ripiego importante in attesa di un lavoro stabile. Non è così o per meglio dire: non deve essere considerato così; questo perché nelle associazioni non ci sono posizioni subalterne, non ci sono ordini da eseguire, non c’è rendimento, ma solo disponibilità nel portare avanti un progetto che mira ai bisogni altrui. E' questa la differenza fondamentale, non si lavora per il datore o per portare profitto a qualcuno, ma per la collettività.
All’Aspa negli anni passati più di 70 ragazzi hanno avuto la possibilità di svolgere il Servizio Civile come Obiettori di Coscienza e recentemente più di 40, tra ragazzi e ragazze hanno avuto la possibilità di vivere questa magnifica esperienza formativa del Servizio Civile Volontario. Oggi siamo al V° progetto approvato e al riconoscimento come progetto "fiore all’occhiello" dei progetti Anpas, uno dei nostri progetti "obiettivo vita", progetto realizzato per la formazione dei volontari all’uso del defibrillatore semiautomatico."


Quale obiettivo ha un'associazione di volontariato nell' organizzare una festa di piazza?
"La manifestazione Estate Aspa nasce dalla volontà di far conoscere a tutti gli interessati l'attività dell'associazione. E’ il nostro rendiconto annuale, il bilancio sociale presentato per far conoscere meglio i servizi prestati e le tante iniziative intraprese.
E’ diventato nel corso degli anni un appuntamento fisso per tutti i cittadini che, dopo le feste di partito, aspettano la festa dell'Aspa. Aspettano questa festa perché, ognuno, in parte, sente sua questa associazione e vuole con questa occasione promuovere il principio del volontariato.
Questa settima edizione prevista per il 14 e 15 Settembre in P.zza Purgatorio ha come tema principale quello dell’infanzia. In particolare sosterremo una nostra iniziativa per l’adozione/sostegno a distanza dei bambini del Gambia. Questo progetto realizzato dall'Anpas ha come obiettivo non solo l’adozione diretta di un bimbo, ma anche la compartecipazione alla creazione di strutture scolastiche, mediche e ricreative per la comunità intera. Voglio ricordare che noi abbiamo già in adozione una bimba e l'intenzione è quella di continuare.
Inoltre, daremo la possibilità di sostenere la campagna di raccolta fondi per il piccolo Riccardo Pio che, come molti sapranno, necessita di un intervento particolarmente complicato e costoso da effettuare negli Stati Uniti, così come la campagna per il progetto "occhiobambino" che prevede l'acquisto di uno strumento diagnostico (RET CAM) per il reparto di oculistica dell'Ospedale Civile di Cosenza, per l'individuazione della retinopatia della prematurità, temibile malattia che se non trattata può portare precocemente alla cecità.
Per concludere vorrei ricordare che ci sarà anche un punto informativo dell'AVIS di Acri per una sensibilizzazione maggiore alla donazione del sangue; ci saranno tanti giochi per bambini a partire dal tardo pomeriggio e che per finire le serate ci saranno delle ottime esecuzioni musicali."

PUBBLICATO 13/9/2007

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