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Monaco: «riconoscere gli errori e cambiare».

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Dopo circa due mesi, il gruppo Ulivo federato Verdi rientra in giunta e lo fa ancora con Franco Monaco. L'Ulivo - Verdi non aveva gradito il risultato del rimpasto di giunta e aveva ritirato il proprio esponente dall'esecutivo. Monaco conserva la carica di vice - sindaco e la delega alle Attività Produttive; si aggiungono Igiene e Ambiente, Assetto del territorio e Protezione Civile, Ricerca fondi energetiche e rinnovabili, Politiche sociali e rapporti con il volontariato e Programmazione e gestione dei fondi comunitari; e perde l'Urbanistica.
- Dott. Monaco, perché siete usciti dalla giunta e perché vi siete rientrati?
«Intanto, per ricostruire fedelmente i passaggi di questa vicenda, occorre ricordare che il partito Ulivo per Acri federato Verdi aveva chiesto da tempo al sindaco una discussione collegiale sui metodi di lavoro della macchina amministrativa e sulla sua gestione. Alcune cose non andavano e il rimpasto lo ha dimostrato. Non abbiamo condiviso il metodo con cui si è pervenuti alla redistribuzione delle deleghe e lo abbiamo chiaramente detto. In queste settimane ci siamo incontrati spesso con il sindaco e, per tutta una serie di ragioni, abbiamo deciso di rientrare in giunta. Innanzitutto perché pensiamo che il mandato elettorale debba essere rispettato e condotto fino in fondo; quindi per senso di responsabilità, perché riteniamo che vi siano alle porte sfide di estrema importanza per Acri, come la programmazione dei fondi comunitari, alle quali non potevamo sottrarci perché si rischierebbe di far perdere ad Acri investimenti per i prossimi dieci anni;poi perché il sindaco ci ha dato precise assicurazioni circa un ampio potere decisionale e una larga autonomia sui temi interessati alle mie deleghe e su precisi punti programmatici…»
- Quali?
«A titolo esemplificativo, cito la pubblicazione delle delibere e delle determine sul sito del Comune, al fine di ampliarne la conoscenza tra i cittadini, l'ufficio del difensore civico, lo sportello unico delle imprese, l'istituzione di una squadra di pronto intervento e un numero verde, consiglio di amministrazione dell'anfiteatro,il censimento e la bonifica delle discariche abusive e altro».
- Perché il centrosinistra non riesce a venir fuori da una crisi politica che sembra infinita?
«L'eccesso di litigiosità nei e tra i partiti ha messo in ombra i notevoli sforzi che abbiamo profuso a inizio legislatura,vanificando il risultato del "miracolo politico" che ci aveva portati alla vittoria nel 2005. Poi, la crisi dei partiti e una spiccata personalizzazione della politica ha portato all'allontanamento di tanti simpatizzanti e dirigenti che non ha aiutato chi amministra».
- Cosa ha fatto l'assessore Monaco nei primi tre annidi legislatura e cosa farà negli ultimi due?
«Sulle cose fatte al momento non vorrei soffermarmi troppo, ma lo faremo in un altro momento. Vorrei comunque ricordare due cose: per l'Urbanistica, il lavoro fatto per il Piano Strutturale Comunale, per cui manca solo la fase squisitamente politica, nella quale cioè occorre decidere precise direttrici lungo cui muoverci; e, per le Attività Produttive, il notevole sforzo fatto per dar vita a forme associative tra i produttori e le aziende acresi, con la creazione di strumenti di straordinaria importanza, come consorzi e cooperative in grado di conferire più forza e visibilità ai nostri prodotti, che sono veri gioielli, sui mercati. Per quanto riguarda le cosa da fare, sottolineo che continuerò ad avvalermi degli importanti gruppi di lavoro che mi hanno già supportato nella prima parte della mia esperienza amministrativa. Certo, le nuove deleghe ci inducono a modificare qualcosa, ma ritengo assolutamente necessario avvalerci di chi, in pura forma volontaristica, mette a nostra disposizione le proprie competenze ed esperienze. Non possiamo pensare di affrontare sfide come le energie rinnovabili, la gestione dell'ambiente e la programmazione dei fondi comunitari con un ristretto gruppo di pochi eletti. Dobbiamo favorire in tutti i modi forme di partecipazione popolare alla gestione amministrativa del Comune e i gruppi di lavoro sono uno degli strumenti importanti. Per centrare tutti i nostri obiettivi è comunque necessario far tesoro degli errori commessi, rimuovere ogni forma di personalismo e recuperare un sano spirito di collaborazione tra tutti gli attori in campo per far crescere la nostra comunità».

PUBBLICATO 08/09/2008

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