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A fine mese il Coschignano quater.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Settembre, mese della ripresa a pieno ritmo dell’attività politica. Ma anche mese degli appuntamenti politici di estrema importanza. Gli enti, infatti, saranno chiamati ad approvare atti importanti, vitali per la vita di ogni comune ma anche di ogni maggioranza. Entro fine mese l’amministrazione comunale dovrà approvare gli equilibri di bilancio.
Sarà, come al solito, l’assessore al ramo, Mario Bonacci a relazionare ed a cercare di convincere l’opposizione circa il buono stato di salute delle casse comunali. L’importante documento riceverà, sicuramente, il via libera da parte della maggioranza che, in questi casi, ha sempre messo da parte litigi ed incomprensioni, che pure rimangono, dimostrando compattezza e senso di responsabilità. E’ presumibile, quindi, che il prossimo ventinove settembre, giorno del consiglio comunale, l’atto incasserà i voti favorevoli dei dodici consiglieri di maggioranza contro gli otto della minoranza. Ma l’approvazione degli equilibri di bilancio potrebbe coincidere con una nuova rivisitazione dell’esecutivo.
Dopo appena due mesi dall’ultimo mini rimpasto, il sindaco Coschignano potrebbe annunciare una nuova giunta ed una nuova ridistribuzione delle deleghe. Se così fosse saremmo in presenza di un Coschignano quater. Ciò per mantenere gli equilibri politici e dare visibilità a tutti i partiti usciti vincenti dalla consultazione dell’aprile di tre anni fa. Ad un anno e mezzo dalla fine naturale della legislatura, questo dovrebbe essere l’ultimo ritocco. Al momento l’esecutivo è rappresentato da due esponenti del Pd, ed uno per parte per Pdci, Udeur, Prc e Verdi – Ulivo per Acri e da un’Indipendente. Fuori, quindi, il Psi, ex Sdi, che ha dovuto lasciare il posto proprio a quest’ultimo. Questione di sopravvivenza visto che lo scranno era da tempo rivendicato da due consiglieri Indipendenti, utili per raggiungere la maggioranza.
Ma ora per il primo cittadino si ripropone lo stesso problema. E’ vero che senza lo Sdi, in consiglio rappresentato dall’ex assessore Falco, la maggioranza ha ugualmente i numeri per governare ma è altrettanto vero che per una questione di correttezza e di rispetto reciproco, al Garofano spetta uno scranno. Pare che la segreteria abbia già indicato in una donna il nome giusto. Ma chi sarà il sacrificato? Potrebbe essere il Pd, unica forza politica presente con due assessori.
Il problema, però, è che i due si chiamano Bonacci e Capalbo, uomini competenti ma anche strettissimi e fidati collaboratori di Coschignano. La pista porta, allora, all’Udeur che in molti considerano estraneo a questo coalizione. Resta, infine, la questione legata alle deleghe dei servizi sociali e della sanità attualmente nelle mani del sindaco ma che presto potrebbe passare in quelle dell’assessore in quota Indipendente.

PUBBLICATO 21/09/2008

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