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«Psc, si guardi oltre il campanile».

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
L'ex vicesindaco e assessore all'Urbanistica Francesco Monaco, che per cinque anni ha lavorato con il professore Pierluigi Cervellati, dice la sua sul nuovo Piano Strutturale Comunale. Cervellati, incaricato della redazione, ha presentato nei giorni scorsi le linee portanti del nuovo Piano. «Nella convinzione che il Psc – spiega Monaco - a differenza del Prg possa essere lo strumento ideale per dare un volto nuovo, equilibrato, armonioso alla nostra città, e che l’armonia dei luoghi rende più armoniosi anche i rapporti tra i cittadini che vi abitano, sostengo da sempre che occorre puntare alla valorizzazione delle nostre identità, delle nostre specificità, sia in termini di risorse naturali e ambientali che culturali e produttive. Per questo ci tengo a ricordare che dal primo momento le indicazioni date al proefssor Cervellati sono state quelle di dotare il territorio di tutti i servizi necessari affinché le diverse componenti socioeconomiche potessero trovare le giuste risposte».
«Con sapienza e il giusto coinvolgimento di tutti i soggetti, pubblici e privati – continua Monaco -, operanti sul territorio si dovranno coniugare le esigenze di chi vuole costruire o avviare un’attività produttiva con il miglioramento della qualità della vita e la valorizzazione delle risorse ambientali, naturali, culturali, architettoniche, artistiche e archeologiche. Si dovrà prevedere come valorizzare al meglio i nostri principali siti di interesse turistico quali i parchi di Varrise, Crista, Caccia, Serra di Buda, Gallice e Galluzzo e, perché no, anche il demanio di Pietramorella. L’obiettivo principale di tutto ciò deve essere quello di fornire alla città uno strumento che contenga regole precise che non devono essere viste come freno allo sviluppo ma come precursori di uno sviluppo sostenibile e di qualità».
Per l'ex vicesindaco, «il Psc deve guardare oltre il “campanile”, deve guardare al comprensorio magari immaginando Acri al centro di esso, affinché possa ritornare ad essere un “polo di attrazione” socio-economico. Sono sempre più convito che le nostre potenzialità, in passato poco valorizzate, attualmente completamente ignorate, sono infinite e che è necessario uno scatto di orgoglio per l’appartenenza ad una comunità, fortunatamente ancora “sana” ricca di “valori” che facilitano il coinvolgimento delle nuove generazioni, attraverso un confronto sereno, con le quali costruire una città al passo con le esigenze del terzo millennio, dove ognuno si deve sentire protagonista e non “discriminato».
«Spero - conclude Monaco - che non ci si riduca a rispondere: perché loro non l’hanno fatto? Ma che si faccia tesoro dei “limiti” delle precedenti amministrazioni e ci si attivi per fare di più e meglio, ripartendo dai traguardi raggiunti e dalle cose fatte da chi li ha preceduti, magari avendo commesso qualche errore, ma con la consapevolezza che tutto si può migliorare, quando si vuole».

Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 26-02-2011.

PUBBLICATO 27/02/2011

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