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Il consiglio comunale approva un ordine del giorno sul reddito minimo garantito.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Se non fosse stato per l'acceso battibecco tra Arena (Udc) e Minisci (IdV), il consiglio comunale sul bilancio di previsione, sarebbe scivolato via senza sussulti. Da una parte la maggioranza a sottolineare le cose fatte e quelle in programma, dall'altra l'opposizione a rimarcare l'immobilismo della giunta guidata da Trematerra. Tutto, però, basato sulla massima compostezza e sul dialogo costruttivo. Poche polemiche, molta politica. Bonacci (Pd) e Minisci (IdV) parlano di ordinaria amministrazione, poco potere contrattuale e scarsa attenzione della giunta Scopelliti verso la città guidata da un suo alleato. Pino Capalbo (Pd) fa riferimento alle linee programmatiche del sindaco per bocciare il governo comunale e dire che nulla è stato fatto. Ad Arena, capogruppo Udc, spetta il compito di replicare; "non abbiamo trovato una situazione economica florida ma non per questo ci siamo adagiati e gli otto milioni di investimento lo dimostrano. L'accensione dei mutui e l'anticipazione di cassa, continua, ci hanno permesso di avviare alcune importanti opere e di retribuire alcune imprese." Arena, poi, anticipa le intenzioni del comune circa l'estate acrese; "non è il caso di impegnare una grossa cifra come lo scorso anno, non ne vale la pena, ma l'anfiteatro ospiterà ugualmente una serie di ottimi spettacoli."
Ad inizio seduta Pino Capalbo (Pd) ha presentato un ordine del giorno sul reddito minimo garantito approvato all'unanimità. Si tratta di una proposta che a livello regionale è portata avanti da Enza Bossio, dirigente nazionale Pd. Capalbo ha sottolineato l'importanza e la portata innovativa di tale proposta "intesa, dice, come strumento per garantire un'esistenza dignitosa e non come forma di assistenzialismo."
Capalbo, inoltre, ha fatto rilevare come il 60% della ricchezza italiana è nelle mani del 10% della popolazione, "è necessario, quindi, una ridistribuzione della stessa e una nuova politica del welfare." Capalbo, infine, fa notare che la Comunità Europea, attraverso una risoluzione dell'ottobre 2010, invita tutti gli Stati membri a dotarsi di un reddito minimo garantito quale forma volta alla lotta alla povertà ed alla promozione di una società inclusiva e per un diritto ad una vita dignitosa. Con la proposta è allegato anche il disegno di legge mentre al sindaco Trematerra viene dato mandato di trasmettere gli atti al presidente del consiglio regionale, Talarico, e di promuovere tale iniziativa presso tutte le amministrazione della Destra Crati.

PUBBLICATO 02/07/2011

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