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Vivere in un paese mafioso e non saperlo!

Marcello Perri
Foto © Acri In Rete
La lettura dell'articolo "Amara riflessione di un mafioso d'esportazione" dell'amico Gianluca Garotto, ha suscitato in me un senso di profonda delusione e amarezza, forse è il caso di dire: RABBIA! La rabbia e il senso di appartenenza alla meravigliosa Calabria, alla nostra Acri, che ci contraddistingue da sempre. Proprio per questo, dopo l'incredulità delle parole lette mi sono detto, il mio paese è pieno di mafiosi, sono circondato da questa gente, da cosche che esportano i loro sporchi giri d'affari al Nord e ne vengo a conoscenza solo ora e grazie alla "signora" Codognola. E' proprio la rabbia che mi ha portato a scriverle un messaggio privato sul social network facebook e da li la nascita di una conversazione che pubblico integralmente.
Marcello Perri: Leggendo l'articolo pubblicato ieri (clicca qui ), credo sia il caso di raccontarvi una breve storia. Acri, comune di circa 24.000 abitanti, sorge ai piedi della Sila Greca, una delle meraviglie della Calabria. Passeggiando tra gli splendidi vicoli del centro storico, si percorrono le tracce di importanti personalità che ne hanno fatto la storia, da poeti a religiosi, da eroi della nostra Italia a simboli della sofferenza meridionale .
(Comune di Acri). In queste strade non si soffre il clima di violenza e paura che nell'immaginario comune si vuole imporre alle città del sud. Come in tutti gli angoli del mondo, anche qui sono presenti le mele marce, anche qui si deve combattere per i propi diritti, anche qui c'è chi ruba. Il SUD, la CALABRIA, ACRI, non è quello che descrivete voi. La maggior parte dei miei concittadini lotta onestamente per un futuro migliore. Questa è una breve storia della mia cittadina e non credo debba essere pubblicamente etichettato come paese di mafiosi. Ho apprezzato la richiesta di evitare insulti per coloro che scrivono su questo blog, ma allo stesso tempo rimango perplesso nello scoprire che l'oggetto di base dello stesso è proprio un insulto nei miei confronti, in quanto orgoglioso figlio della CALABRIA.

Anna Codognola: noi invece sappiamo per certo che non è così. perdonami ma la demagogia non mi interessa e non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma conviene che prima di parlare risolviate i problemi di una regione ad altissima infiltrazione mafiosa. saluti, anna

Marcello Perri
: Inizio dicendole che la demagogia non mi compete, è un'arte usata da voi politici, visto che da quello che leggo lei fa parte di questa sporca categoria. Nella sua risposta scrive di non voler fare di tutta l'erba un fascio, è esattamente quello che ha fatto! Come scrivevo nel mio primo messaggio, le mele marce, purtroppo, stanno dovunque, ma non ci sto a prendermi del mafioso. Chi scrive è un giovane di 25 anni, figlio di operai, quegli operai che hanno contribuito alla crescita del Nord, alla crescita dell'Italia, quelli che ci hanno insegnato a vivere nell'onestà e nel rispetto, che ci hanno insegnato a lottare per i nostri diritti, a guadagnarci il pane quotidiano. Le parole mafia, n'drangheta, purtroppo, vengono accostate sempre di più alla Calabria, ma la Calabria, Acri, non è solo questa. Di certo non possiamo nasconderci e dire che la Calabria è un'isola felice dove regna la legalità, ma non siamo solo questo. Ci sono giovani come me, gente per bene, che tutti i giorni lottano contro questa "malattia". Trovo inaccettabile, che una persona che milita nelle file della lega nord, venga a farci lezioni di legalità. Mi riferisco ai fatti recentemente accaduti di cui le allego uno spezzone di un articolo. "C'è poi naturalmente il capitolo delle scorse elezioni regionali. Nei primi mesi del 2010, il Trota fu candidato, a sorpresa, proprio a Brescia, ben lontano dalla sua Gemonio. La campagna elettorale di Bossi jr venne gestita da Monica Rizzi, che si sacrificò in prima persona - e non fu l'unica - lasciando al delfino designato il proprio posto in lista (sacrificio che venne ricompensato con un seggio in Giunta).
Mentre Uggeri metteva a disposizione del Trota una sua villa a Roé Volciano, nell'entroterra di Salò. Circostanza prontamente smentita da Bossi jr. "Il mio quartier generale, se così si può chiamare", ha dichiarato nella serata del 29 dicembre, "era in via Fura a Brescia e non a Roé, a casa dell'assessore, cioè non nella villa sul Garda".
IL BOTTINO DELLE 13 MILA PREFERENZE. Del rapporto tra Renzo Bossi e il fidanzato della sua tutrice elettorale si è detto di tutto e di più: gite in quad, feste nei locali più esclusivi del Garda. Serate frizzanti che però non hanno mai fiaccato l'impegno dell'imprenditore nell'accompagnare il 'protetto' lungo il percorso elettorale. E il risultato di 13 mila preferenze ottenute parla chiaro.
È proprio in questo periodo però che sono cominciati i guai. Mentre aiutava il Trota, Uggeri era controllato da Carabinieri e Guardia di finanza per un'ipotesi di frode fiscale. Le forze dell'ordine hanno così scoperto i festini a base di cocaina ed escort…" Di certo lei, è al corrente di tutto questo, e mi viene spontaneo farle una domanda. Non si tratta forse di mafia? Forse dalle vostre parti la chiamate in modo diverso, oppure, in questo caso la magistratura è di sinistra? La invito, prima di puntare il dito, come puntualmente si fa, contro la Calabria e contro i TERRONI, ad occuparvi prima dei vostri problemi, che non sono pochi. Dalle nostre parti si dice: "IL BUE CHE DICE CORNUTO ALL'ASINO!"

Marcello Perri: Questo è Acri...
http://www.acrinrete.info/News.asp?id=4343
http://www.acrinrete.info/News.asp?id=4796&p=3
http://www.acrinrete.info/News.asp?id=4794&p=3

Anna Codognola: primo non sono leghista, secondo usi tutte queste belle parole contro le cosche. La saluto e si ricordi che io sono il saviano della situazione. Non ha capito nulla di tutto quanto succede qui, ma cominci a preoccuparsi di quello che succede lì. conosco bene la calabria e sono stata fidanzata sette anni con un calabrese, quindi non accetto da lei nessuna lezione. Ora la saluto cordialmente ma non le risponderò più perchè non mi interessa e Acri per me è un paese cone un altro e nessuno ha dato dei mafiosi alla brava gente, ma che lei difenda a spada tratta la zona peggiore di Italia per mafia come la Calabria, creda mi fa sorridere. Alzi lì la voce se glielo permettono...
Anna Codognola: ANZI LA PROSSIMA VOLTA CHE MI SCRIVETE DA ACRI VI SEGNALO PER INTIMIDAZIONI....CHIARO? LO DICA AI SUOI SOCI...

Non ho avuto più il piacere di rispondere su quanto scritto, colei che si definisce "il saviano della situazione", la "signora" Codognola, del resto la conversazione parla da se. Purtroppo, la Calabria è famosa in Italia e nel mondo per il fenomeno mafioso, ma questa "mala pianta" può essere estirpata, e a mio avviso, l'unico mezzo è la cultura. E' un dovere di noi cittadini calabresi far conoscere le grandi menti, le bellezze e le potenzialità della nostra terra. Acri è tra quelle cittadine calabresi che ha dato i natali a personaggi di rilievo nel campo culturale, tra questi: Vincenzo Padula, oggi ancora più conosciuto grazie alla manifestazione nazionale "Premio Vincenzo Padula" che ha visto protagonisti gente come Monicelli, Moretti, Vecchioni, Verdone; Vincenzo Talarico, attore, sceneggiatore e giornalista degli anni '30, per arrivare ai giorni nostri, grazie alla pubblicazione di libri come "Intellettuali in provincia" scritto dalla Prof.ssa Maria Gabriella Chiodo che risalta quanto grande sia stato l'aspetto culturale in Calabria, e altra opera molto più recente, quella del Prof. Giuseppe Scaramuzzo, "Storia di gente comune. I soldati acresi nel '900" che racconta, le esperienze di oltre 5000 giovani acresi partiti per la guerra, opera consigliata tra i libri che celebrano il centenario dell'Unità d'Italia. E' proprio da qui che dovremmo partire, dalla cultura. Questo l'unico modo per voltare pagina, per uscire dagli schemi mafiosi e mostrare a tutti cos'è veramente la Calabria. Spero che queste mie parole, prima o poi, arrivino alla "signora" Codognola che tanto è stata brava ad etichettarci come paese di mafiosi.
" Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo".

PUBBLICATO 29/01/2012

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