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Per Petrucci si deve puntare sui giovani

Marcello Gencarelli
Foto © Acri In Rete
«Non è Acri che deve ringraziare me, ma sono io a dover ringraziare Acri per avermi dato la possibilità di vivere una domenica di calcio che non vivevo dai tempi in cui giocavo in serie c». Sono queste le prime parole di Riccardo Petrucci, tecnico dell’Acri nella fase finale dei play out. E’ arrivato in casa Acri quando ormai il destino dei rossoneri era stato già segnato, Nonostante questo, la sconfitta però con la Nissa ancora non gli va giù. Anche se è lo stesso tecnico ad ammettere di aver trovato una squadra praticamente scarica.
«Ho trovato una squadra ormai vuota, senza alcun segnale di vita – ha aggiunto al telefono – mi dispiace per questo e, nelle tre settimane in cui ho allenato l’Acri ho cercato di fare l’impossibile per tentare il miracolo, ci stavamo quasi riuscendo ma purtroppo è andata male. Sotto certi aspetti, cosi per come era la squadra, cotta sia mentalmente che fisicamente, c’è quasi da essere meravigliati per quella che è stata la risposta in campo contro la Nissa. Non sta a me attribuire delle colpe ma è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità».
La retrocessione in eccellenza rimarrà negli annali del calcio calabrese (e non solo); una squadra prima nel girone di andata che poi retrocede. Il segnale positivo è che la società non ha però mollato e non ha alcuna intenzione di farlo. Già da domenica sera, Scaramuzzo e soci stanno pensando a riorganizzare il tutto per il prossimo campionato. In primis la domanda di ripescaggio (sulla quale spera anche Petrucci) poi il riassetto societario (con l’ingresso magari di nuove forze).
«Spero che la Lega dia all’Acri la possibilità di recuperare ciò che ingiustamente ha perso – ha aggiunto Petrucci - Acri merita quanto meno la d e con un po più di fortuna avrebbe potuto anche mantenerla. Pensiamo ad esempio all’episodio di Acireale, un peccato davvero che l’arbitro si infortuna nell’intervallo e la gara sul parziale di 1-0 venga debba essere stata ripetuta interamente ripartendo dalklo 0-0.»
Ma quale sarà ora il futuro di Petrucci? Ci sarà un suo prosieguo con l’Acri? Petrucci non si sbilancia in merito, non esclude però la possibilità che il rapporto continui.
«Devo ancora incontrarmi con i dirigenti - ha commentato Petrucci Se rimarrò ad Acri cercherò di spingere molto sui giovani. Le società devono orami capire che bisogna lavorare molto sui settori giovanili».


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 02-06-2012

PUBBLICATO 04/06/2012

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