Decaduto da sindaco, qualche mese fa, e da eurodeputato mercoledì scorso. Ed ora cosa farà il senatore Gino Trematerra? Se lo chiedono in tanti, negli ambienti strettamente politici ma anche semplici cittadini. Perché, è risaputo, che il segretario regionale dell’Udc, è tipo dinamico e protagonista, da anni, della vita politica nazionale. Insomma, Ginone non starà fermo, e ciò potrebbe dar fastidio a più di uno. Intanto in città, si sprecano le reazioni all’indomani della sentenza della Cassazione che ha rigettato il ricorso del legale di Trematerra che, quindi, dovrà lasciare lo scranno di Strasburgo.
E la cosa non è andata giù a gran parte dei cittadini che non hanno condiviso il ricorso portato avanti da due acresi che, senza una ragione politica, ma solo evidentemente personale, si sono rivolti alla giustizia per evidenziare le irregolarità commesse da Trematerra in occasione del suo insediamento al parlamento europeo. Certo, le normative bisogna rispettarle, ma l’atteggiamento dei due cittadini non è condiviso neanche da tutte le forze politiche presenti sul territorio e nel consiglio comunale che più di una volta hanno preso le distanze. A chi giova, allora, tutto questo? Per la prima volta nella storia, la città silana era riuscita ad essere rappresentata nel massimo organismo istituzionale europeo. Una gratificazione, quindi, non solo personale e per il suo partito ma anche per l’intera città.
Durata troppo poco, appena un anno, durante il quale Trematerra si è impegnato a favore della Calabria e della sua città attraverso progetti e canalizzazione di finanziamenti. C’è di più. Trematerra era stato individuato come membro di tre importanti commissioni, una delle quali in passato presieduta da Monti. Peccato, che la Calabria ed Acri abbiano perso il secondo eurodeputato (l’altro è Pirillo). Dunque, che farà adesso Trematerra. Ecco alcune ipotesi: andrà in pensione (politicamente parlando), si candiderà per la terza volta al parlamento italiano o al comune? Al momento si prenderà un periodo di riposo e di riflessione, ma per settembre Trematerra deciderà il suo futuro. Di certo vorrà continuare a dare il suo contributo alla politica locale, visto che è segretario regionale Udc e fedele alleato del governatore Scopelliti.
Durante la consueta festa locale dello Scudo Crociato, che quest’anno si terrà nei giorni 24, 25 e 26 agosto, è probabile che l’ex primo cittadino di Acri annuncerà le sue intenzioni. Nel frattempo, dalla sua residenza di via Seggio, Trematerra continua a ricevere attestati di stima, di solidarietà e di condanna contro un ricorso che sa tanto di aspetti personali e che con la politica non ha nulla a che fare e che, di fatto, nega alla città ed alla Calabria intera un altro rappresentante a Strasburgo.