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Quando le note jazz fermano la pioggia

Fulvio Scarlata
Foto © Acri In Rete
Le note, graffianti, acute, profonde, perfino irritanti, saturano la notte illuminata dalla luna piena, incastonata in un pezzo di cielo stellato circoscritto dai contorni di un palazzo di altri tempi. Atmosfera magica di jazz che non parla all'anima blandendola, piuttosto aggredisce, svia, in un momento ammalia per poi irridere impenitente. E quando nuvole nere oscurano il cielo per mettere fine con pesanti gocce di pioggia a due assolo che diventano qualcosa di più di semplice musica, ecco che rimane lui illuminato dai fari: Enrico Rava, imperturbabile, continua a tirare fuori note impensabili dalla sua tromba. Fino a far desistere le nubi e impedire a chi è coinvolto nel concerto di andar via e rifugiarsi altrove.
Note e notte imperdibili nel cortile del Maca di Palazzo Falcone diventato finalmente cuore pulsante di appuntamenti culturali che confortano l'anima invece di spaccare i timpani. C'è lui, Rava, la star di soli 73 anni che ferma la pioggia ed è il primo a rientrare sul palco per violentare altri standard anche quando i tecnici vogliono fermare tutto e portano perfino via i microfoni. Al piano un Dado Moroni che fa a gara di virtuosismi con il trombettista, alla ricerca del suono che non c'è, arrivando, in un momento di scambio di colpi proibiti con l'uomo degli acuti impossibili, a pizzicare le corde del pianoforte a coda con le mani, scappando dai tasti bianchi e neri.
Jazz tutt'altro che facile, all'inizio penalizzato dalla mancanza di affiatamento tra i due giganti sul palco che decidevano cosa suonare canticchiandosi, letteralmente, l'un l'altro le melodie e i temi da affrontare dopo ogni pezzo. Man mano il feeling cresce nel cortile del Maca fino a superare ogni barriera, il distacco tra artisti e pubblico e le intemperie.
Finale da tutti in piedi per omaggiare Rava e Moroni e salutare un Peperoncino Festival che chiude la rassegna proprio ad Acri con l'impegno di valorizzare una location, quella del Maca e di un centro storico stupendo, nel calendario del prossimo anno.

PUBBLICATO 02/10/2012

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