OPINIONE Letto 1519

Acri, il Paese degli ascensori


Foto © Acri In Rete



Anche se in ritardo, ringrazio l’Assessore Bonacci (clicca qui, ndr) per la sorprendente, nonché “originale” risposta data alle mie considerazioni sul Parco Culturale Padula, seppur fatta con un linguaggio poco garbato e rispettoso dei cittadini, non consono alla funzione svolta.
Come gli studenti quando non riescono ad entrare nel tema loro assegnato, utilizza una sorta di “cappello” introduttivo in cui si diletta a tratteggiare alcuni caratteri che “qualificherebbero” la mia persona, quasi a voler cercare una correlazione con i rilievi da me fatti.
“Premetto che il sottoscritto è uno strenuo sostenitore del diritto di critica …” – così esordisce - e, a dimostrazione di ciò, infarcisce il suo intervento, arrogante e rancoroso, di espedienti retorici e di attacchi personali, tanto da far impallidire il “gatto bianco” di Trilussa che, pure, sembra, inconsapevolmente, voler reincarnare (1).
Dalle sue parole apprendo che mi sono esibita in spericolate considerazioni sul Progetto, con parole vuote e dal senso decadente, avventurandomi in inesatte interpretazioni della normativa, scambiando per foto i rendering allegati, e, perfino che, citando Le Courbusier, faccio sfoggio di conoscenza a buon mercato; non comprendendo che si tratta di una frase idiomatica (e non di una citazione) che significa: non ci vuole un grande genio dell’architettura per capire quello che è chiaro anche ad una persona normale, quale io mi reputo.
Nella sua filippica, l’Assessore non si è, peraltro, accorto di aver sottovalutato il forte limite informativo della “nota tecnica” pubblicata, diretta a tutta la cittadinanza, ma incomprensibile anche agli addetti ai lavori, come ho verificato chiedendo lumi ad un tecnico locale, per cui i suoi strali avrebbero dovuto avere altre destinazioni. 
Forse sarà stata la frettolosità della pubblicazione, probabilmente provocata dall’ansia di marketing, a impedire di percepire l’assenza di chiarezza. D’altra parte si sa, in tempo di elezioni si corre anche per qualche manciata di voti, perciò può succedere di tutto!! Ma obnubilarsi fino al punto di dire che uso sempre lo stesso ritornello, spesso strumentale (a cosa non è dato sapere!!) CONTRO il Paese, appare eccessivo e ribalta, di fatto, quanto affermato all’inizio sul suo amore per la critica.
Le sue ripetute affermazioni (queste sì ritornelli), secondo le quali chi critica le scelte dell’Amministrazione è CONTRO il Paese, lasciano trasparire una visione padronale e manichea del Comune, cui si sente incorporato, ritenendo di compiere sempre scelte perfette per il bene del Paese, mentre chi esprime idee diverse vuole il MALE di ACRI, verso cui manifesta un pericoloso atteggiamento disfattista.
Sarà che quelli che criticano vogliono più bene al Paese dell’Assessore e suggeriscono di evitare scelte errate e inutili sprechi di risorse!?!
E’ possibile che non venga mai un dubbio, una perplessità sugli interventi nel centro storico che andrebbero fatti conservandone la memoria, non deturpandolo?
Forse, per avere un quadro delle possibilità, prima di intervenire bisognerebbe confrontare più progetti, sentire più persone. Si potrebbe pensare a un concorso di idee!?
Mi preme ribadire, comunque, che i miei rilievi critici riguardano SOLTANTO la dimensione strutturale del progetto, che dovrebbe essere strumentale alla valorizzazione dell’ambito di vita delPoeta e non essere avulso dallo stesso. Nessun accenno viene fatto alla sua dimensione culturale come – bontà sua – l’assessore sembra attribuirmi. Dove sono le mie spericolate considerazioni? Dove le ha lette? Sono apparse in sogno! Il mio auspicio è che quanto previsto consenta di raggiungere gli obiettivi dichiarati, tesi a valorizzare e rendere più fruibile il pensiero e le opere del Padula
In ogni caso, i miei rilievi sono stati utili, perché finalmente l’Assessore chiarisce il contenuto del progetto, specificando che in quel piccolo spazio, oggi degradato, preziosa memoria storica del Comune a cavallo tra nuova e vecchia città, sarà “istituita un’area di accoglienza e ingresso architettonico, munito di scale a movimentazione elettrica e ascensori paesaggistici che condurranno a Palazzo Padula”.
Lo scopo degli interventi strutturali sarebbe, quindi, quello di favorire l’accesso al Palazzo Padula e sistemare, nel frattempo, il costone abbandonato che sta sotto casa Cugliari, anche al fine di evitare azioni di derattizzazione che, evidentemente, il Comune trascura o non fa in misura adeguata.
Questo intervento appare quanto mai inopportuno. Qui non siamo a Spoleto dove scale mobili e ascensori sono necessari, per il numero elevato di persone quotidianamente trasportate, e ad effetto zero dal punto di vista ambientale e paesaggistico, perché non visibili in quanto collocate all’interno di palazzi storici.  
Viene il dubbio che l’intervento previsto consisterà in una colata di cemento addolcita da mezzi tecnologici di dubbia utilità. Laddove, per risolvere il problema potrebbero bastare qualche gradone di terra e un po’ di alberi.
Tutto questo mi induce, doverosamente, a porre alcuni quesiti, interpretando sicuramente anche il pensiero di tanti acresi.

- A cosa servono le scale mobili e gli ascensori se, per andare a Palazzo Padula, c’è già una gradinata calpestata, ricorrentemente, soltanto dalle POCHE persone che lo frequentano e dagli abitanti del quartiere?
- Ci sono dati adeguati a suffragare tali scelte? Mi riferisco al numero delle persone che in un anno frequentano Palazzo Padula e all’aumento potenziale di visitatori che le scale e gli ascensori progettati dovrebbero produrre, etc.
- Quante risorse assorbono le opere strutturali in oggetto? e quante ne assorbirà la loro gestione?
- Esistono valutazioni qualitative e quantitative delle ricadute socio-economiche del progetto?
- Con quali strumenti l’intervento previsto, “di rigenerazione urbana”, può trasformare l’area in un centro propulsivo di attività culturali e sociali??

Se questi dati sono disponibili, pubblicateli, in modo da rendere conto della scelta fatta, altrimenti incomprensibile.
 Questa vicenda, purtroppo, dà l’impressione che, ancora una volta, si vogliono reperire fondi per far crescere l’elenco delle cose fatte, far girare un po’meglio l’economia locale e rafforzare i rapporti che sviluppano “l’oggettività di giudizio delle persone con cui si condivide il vivere quotidiano”, sperperando le già scarse risorse pubbliche e creando ulteriori ferite allo stravolto tessuto urbano della città.
Basti pensare, da ultimo, alla fontana del Pizzillo su cui sembrano apposte delle lapidi!
Per fortuna, esistono tanti cittadini acresi che vigilano su quanto avviene nel Paese che gli ha dato i natali e esercitano il loro diritto alla partecipazione critica, contestando alcune scelte, non fermandosi sempre al solito NO - come l’Assessore sostiene - ma guardando con oggettività alle opere in cantiere e a quelle progettate non CONTRO ACRI, ma PER ACRI, per il SUO BENE, con lo sguardo rivolto alla prospettiva evolutiva.
L’Assessore appare, invece, molto concentrato sulla lettura dei bandi e delle domande da presentare a essi conformi e sulle espressioni in essi utilizzate, tant’è che non riesce a scrivere, se non attraverso una loro rielaborazione. Ne fa sfoggio nella risposta alla mia lettera e anche nei virgolettati riportati nell’articolo pubblicato da Il Quotidiano-L’altra Voce.
Mai un accenno su come gli aulici obiettivi verranno raggiunti, sui  numeri, attuali e prospettici, sulle azioni e sulle risorse finanziarie necessarie a consentire quello sviluppo internazionale del turismo culturale nel territorio di Acri, indicato come obiettivo fondamentale del progetto.
Eppure dovrebbero essere queste attività a caratterizzare una buona amministrazione, insieme alla capacità di fare rete con i Comuni limitrofi interessati e la Regione per progettare e realizzare quelle opere strutturali necessarie a consentire la fornitura, ad un livello adeguato, di servizi di base indispensabili (acqua, sanità, viabilità, trasporti, etc), in assenza dei quali Acri e il suo circondario sono condannati ad un declino inesorabile.
Limitarsi a cercare di drenare un po’ di risorse, messe a disposizione da Bandi Regionali o di altro genere, non è sufficiente perche vanno su campi non necessariamente prioritari per il Paese.
In ogni caso con la realizzazione delle opere strutturali progettate, il Parco Culturale Vincenzo Padula dovrebbe diventare un “incubatore pensato per ridefinire la configurazione urbana e culturale del centro storico, polo di attrazione a livello internazionale di flusso di turismo culturale e nuovo Centro di Ricerche rivolto a studenti e studiosi”.
In proposito, per quanto riguarda il Centro di Ricerca, viene forte il dubbio che la digitalizzazione degli scritti di Padula non porti ad una maggiore frequentazione del Palazzo Padula. Semmai, la possibilità di accesso da remoto potrebbe indurre proprio un effetto opposto.
Quanto al Polo di attrazione internazionale di flussi di turismo culturale, ci fa pensare a tre possibili scenari, basati su tre diverse visioni.
Seguendo una visione ottimistica, che sembra caratterizzare il pensiero dell’Assessore, possiamo immaginare, davanti agli ascensori e ai tapis roulant, lunghe file di visitatori che alimenteranno l’atteso flusso di turismo culturale, flussi da fare invidia a Santorini, anche se resterebbe, purtroppo, preclusa la possibilità di sviluppare un sistema di trasporto equino, con il suo naturale indotto, a causa dei gradini della scalinata ormai non più a portata di garretti.
Il secondo scenario si collega ad una visione più pessimistica, ma realistica. Ci prospetta che l’uso di tali strumenti sarà fatto soltanto dai pochi frequentatori del Palazzo Padula e da qualche abitante del quartiere.
Infine, un terzo scenario, avveniristico, ci fa immaginare, come in un sogno, che proprio la presenza dei vari ascensori, delle scale mobili e - perché no, in futuro - di una teleferica per gli alberi della Crista e le pale eoliche di nuovo insediamento, potrebbe rappresentare, di per sé, un’attrattiva tecnologico-paesaggistica-monumentale per il tanto agognato sviluppo turistico culturale internazionale di Acri.
E chissà che non sia questo il vero obiettivo del progetto?!

(1)

LA LIBBERTA’ DE PENSIERO
Un Gatto bianco, ch’era presidente
der circolo del Libbero Pensiero
Sentì che un Gatto nero,
libbero pensatore come lui,
je faceva la critica
riguardo a la politica
ch’era contraria a li principi sui.

Giacché nun badi a li fattacci tui,
Je disse il gatto bianco inviperito -
rassegnerai le propie dimissione
e uscirai da le file der partito:
Ché qui la poi pensà libberamente
come te pare a te, ma a condizzione
che t’associ a l’idee der presidente
e a le proposte de la commissione!

E’ vero, ho torto, ho aggito malamente …
rispose er Gatto nero.
E pe’ restà ner Libbero Pensiero,
da quela vorta nun pensò più gnente.

Trilussa 1920

PUBBLICATO 24/10/2025  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 1519  
Acri, il Paese degli ascensori
Anche se in ritardo, ringrazio l’Assessore Bonacci per la sorprendente, nonché “originale” risposta data alle mie considerazioni sul Parco Cultur ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 549  
La sinergia porta risultati: Acri ottiene 200.000,00€ per la strada di Piano Barone
Quando vi è collaborazione tra associazioni, realtà locali, amministrazioni comunali e istituzioni regionali, i risultati arrivano. Ne è la dimos ...
Leggi tutto

CRONACA  |  LETTO 5684  
Roma. Ragazzo di origini acresi precipita dal balcone. E’ in gravissime condizioni
Un ragazzo, Rocco, di dodici anni, di origini acresi, è precipitato da un balcone di un B & B di Roma. E’ successo in via Beniamino De Ritis, in ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 310  
Angelo Arciglione solista nella Rapsodia in Blu di Gershwin con il CSE all'Auditorium Guarasci
Un appuntamento di grande fascino per l’autunno musicale del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza: mercoledì 23 ottobre alle ore 20 ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 2776  
Emozione e partecipazione al Passaggio della Campana del Kiwanis Club Città di Acri
In una splendida domenica di ottobre, calda e luminosa, nella suggestiva cornice del Ristorante Romano, si è svolta la cerimonia del Passaggio de ...
Leggi tutto

ADV