OPINIONE Letto 3701

Il referendum del 4 dicembre può risultare vitale per la democrazia in Italia


Foto © Acri In Rete



“Sarò il presidente di tutti gli americani” afferma Donald Trump e altri, in strada da Est ad Ovest e da Nord a Sud degli USA, espongono cartelli con la scritta  "Not my president".
Succede solo in America? No, tutto il mondo è paese … In Italia non ci sono persone che, appena elette sindaci, sbandierino ai microfoni le fatidiche parole “Sarò il sindaco di tutti”?
Esse asseriscono una frase ovvia. Non possono che dire così. Non è immaginabile che, in un sistema democratico, in Europa, i rappresentanti dei cittadini governino solo per i propri sostenitori a danno degli astenuti e maggiormente a danno di coloro che hanno espresso nelle urne scelte contrarie.
I fatti, poi, soprattutto nelle realtà locali, smentiranno ogni apparente buona intenzione del primo cittadino, che elargirà favori impensabili alle persone più fidate e ripicche agli avversari, calpestando in un primo momento la meritocrazia negli uffici pubblici e, con l’andare del tempo, l’interesse generale nella conduzione della cosa pubblica.
Ma anche gli ambiti centrali, da qualche anno a questa parte, non sono immuni da esternazioni che in apparenza vorrebbero rassicurare i diretti interessati e che, invece, hanno ben altri risvolti. La più classica è stata “Enrico stai sereno”, rivolta ad Enrico Letta da parte del personaggio che poi lo avrebbe sostituito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tutte le buone intenzioni di questi giovani governanti (che vorrebbero “far ripartire l’Italia”, “un Paese che ha bisogno di correre”) sono svanite, come neve al sole, quando hanno incominciato a deridere (appellandoli  “gufi”) gli uomini di cultura e le persone serie ed impegnate.
La stabilità e la crescita nazionale, che tanto invocano i renziani, non possono prescindere dall’apporto di tutti, dal rispetto dei diritti dei singoli cittadini ed in special modo dalla correttezza e dall’onestà della classe politica, che non deve essere mai messa in discussione né dalla Magistratura né dai mezzi di comunicazione e di informazione.
Anche qui, i fatti smentiscono le più rosee ed ingenue aspettative.  
L'ultima “perla” è quella che succede (dietro le quinte) nella puntata televisiva “Otto e mezzo”, andata in onda su La7  il 7 novembre scorso:  (clicca qui per visualizzare il servizio)
In essa sono ben visibili i gesti della ministro Boschi verso la Gruber per invitarla ad  interrompere il prof. Onida, schierato per il NO al referendum del 4 dicembre prossimo.
Un atto che ci lascia ben immaginare cosa ci sia veramente nella volontà di riformare la Costituzione italiana da parte degli attuali ed ambiziosi governanti.

PUBBLICATO 10/11/2016  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1871  
Rifiuti: tra inquinamento e miseria culturale
Nel territorio di Acri, nonostante la comunità risulti essere virtuosa nella raccolta differenziata, il fenomeno di abbandono selvaggio dei rifiu ...
Leggi tutto

NEWS   |  LETTO 8100  
Acri. Con due euro vince 3mila euro al mese per venti anni
La fortuna ha baciato un giocatore del punto vendita Sisal Market Tabacchi Bellino situato in Via Beato Giovanni XXIII, 79. Durante il concorso N ...
Leggi tutto

NEWS   |  LETTO 3540  
Ecco il nuovo Cda della Fondazione Padula tra conferme e new entry
Nei giorni scorsi è stato rinnovato il consiglio di amministrazione della Fondazione Padula. Presidente è il riconfermato Giuseppe Cristofaro, al ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 1981  
In testa alla classifica
Domani la squadra del  Città di Acri, ritorna a giocare sul  parquet del  nuovo PalaSport da capolista.  Aver conquistato il vertice delle classi ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 2748  
Processo Acheruntia alle battute finali
Nei giorni scorsi si è tenuta l’ennesima udienza al Tribunale di Cosenza in composizione collegiale (presidente Branda) del processo scaturito da ...
Leggi tutto

ADV