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Raccolta differenziata. Situazione complicata ed in evoluzione

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
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La situazione è complicata ma nello stesso chiara. Complicata perché gli impianti sono bloccati, le discariche colme ed i mezzi pieni.
Chiara perché se la Regione non prenderà provvedimenti a breve termine (nuove discariche, ampliamenti di quelle presenti e realizzazione degli eco distretti), tra non molto avremo i rifiuti per strada, nei cortili, nelle abitazioni o peggio ancora nelle discariche abusive.
Anche ad Acri la raccolta viene fatta in modo discontinuo.
Oggi, mercoledì, ad esempio, la raccolta dell’organico viene effettuata fino a quando la capienza dei mezzi lo consentirà, pertanto in alcune zone potrebbe saltare.
Soppressa, invece, la raccolta del vetro.
A tal proposito è bene sottolineare che sebbene il vetro, la plastica e la carta seguano un iter diverso, non possono essere raccolti in quanto i mezzi, non scaricando, sono pieni di organico ed indifferenziato. E domani, venerdì e sabato?
Il Comune avviserà ma tutto dipende dalle condizioni delle discariche e se i termovalorizzatori funzioneranno o meno.
Insomma una situazione in evoluzione, purtroppo al negativo. Calabra Maceri, dove i rifiuti vengono lavorati, ha i capannoni pieni di scarti ed ha invitato i Comuni a non conferire.
Sulla delicata questione l’assessore regionale Rizzo ha detto; “nella gestione dei rifiuti la Regione ha dimostrato senso di responsabilità, mettendo a disposizione tutti gli spazi che aveva, nel Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato nel 2016, abbiamo individuato una mappa con i siti in cui dovevano essere fatte le discariche a servizio degli impianti ma molte popolazioni non le hanno volute.
La criticità non è solo legata alla mancanza di discariche ma soprattutto al fatto che i gestori non sono stati pagati perché l’Ato Reggio e l’Ato Cosenza (Il Comune di Acri è in regola) non hanno ancora raggiunto l’80% dei pagamenti della prima semestralità.
Questo ha fatto sì che i gestori abbiano interrotto il servizio nei confronti di queste Ato.
Abbiamo individuato i siti, abbiamo esempio Lamezia, dove la discarica può essere ampliata, il sito di Cassano è stato individuato dall’Ato di Cosenza, credo che Crotone abbia dimostrato di aver già dato per tutta la Calabria, quindi è magari anche giusto che si tiri indietro. Se non si trovano soluzioni non è escluso che la Regione dovrà portare fuori i rifiuti con le ovvie conseguenze
.”
Insomma, consigliamo ai cittadini di informarsi attraverso i tanti e diversi canali di informazione sui quali saranno pubblicati gli avvisi.

PUBBLICATO 27/11/2019 | © Riproduzione Riservata





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