Lettera a tutti i nostri piccoli nipoti sul 25 aprile


Vincenzo Rizzuto

Cari nipoti,
in occasione della data del 25 aprile, voglio farvi sapere che la giornata festeggia la liberazione della nostra Italia dalla dittatura nazifascista nel 1945, anno nelle cui vicinanze sono nati tutti i vostri nonni, alcuni dei quali non hanno avuto nemmeno la fortuna di conoscere i loro papà, che erano stati inviati sui fronti di guerra, da dove molti non sono mai ritornati, e molti altri sono tornati mutilati per sempre nel corpo e nello spirito. Quella guerra, che alla vostra età ci aveva privato di tutto e che ci fece vivere per tanti anni nella povertà più nera, era stata voluta da uomini perfidi e pazzi che si facevano chiamare fascisti e nazisti, i primi italiani come noi, i secondi tedeschi, guidati entrambi da capi scellerati che si chiamavano Mussolini e Hitler. Tutti e due, questi pazzi, cari nipoti, si erano messi in testa di conquistare il mondo e portarono guerra in tutti i continenti dissemi-nando distruzioni e terrore con cui toglievano ai popoli la libertà di pensare, di parlare, di mangiare e finanche di cantare una canzone. Nelle scuole, costoro, insegnavano ai bambini a odiare i neri, i gialli, gli ebrei e tutti coloro che non la pensavano come loro; addirittura, cari nipoti, questi stessi pazzi bastonavano la gente e usavano i forni per bruciare milioni di persone che consideravano nemici! Fra le persone che bastonarono ci fu un giovane che mi ha da sempre particolarmente colpito per la sua generosità e onestà intellettuale, e di cui voglio proprio parlarvi perché possiate ricordarvene come esempio di rettitudine e di grande impegno civile: Piero Gobetti. Questo giovane era nato a Torino nel 1901 e, dopo avere conseguito la maturità classica, si era iscritto e laureato in giurisprudenza ma non aveva intrapreso la professione di avvocato; aveva preferito dedicarsi agli studi umanistici, facendo l’editore e pubblicando importanti riviste di carattere culturale e politico. Egli così incominciò da subito a frequentare il fior fiore della cultura italiana e straniera che si opponeva alla dittatura fascista, e per questo fu da subito avversato e fatto oggetto di persecu-zione da parte del potere costituito: fu aggredito e bastonato più volte in Italia, e così, ancora giovanissimo, si rifugiò in Francia nella speranza di sfuggire alla persecuzione, ma anche in Francia lo cercarono e lo bastonarono con tale violenza da farlo morire dopo poco tempo in un ospedale di Parigi il 15 febbraio del 1926 a soli 25 anni di età. Come Gobetti, tanti altri giovani e meno giovani furono assassinati dalla dittatura fascista e nazista durante quasi vent’anni di violenze, guerre e miseria, in cui fu buttata la nostra Italia e tanti altri popoli; ebbene, la festa del 25 aprile 1945, carissimi nipoti, ricorda la Liberazione da quella dittatura che, se non fosse stata sconfitta anche dalla Resistenza del popolo, avrebbe compromesso pure il vostro futuro, un futuro a cui tutti i nonni come me hanno tenuto e tengono più che ad ogni altra cosa! Per tutte queste sacrosante ragioni, carissimi nipoti, cantate oggi e non solo 'Bella ciao', simbolo della Libertà. |
PUBBLICATO 26/04/2020 | © Riproduzione Riservata

Commenta la news
Ultime Notizie
SPORT | LETTO 893
Cosenza retrocesso in Serie C: il grido di dolore del super tifoso Pasquale Fusaro
Quella del Cosenza è una retrocessione che ha mandato nello sconforto più totale l’intera tifoseria rossoblù, ormai stremata da anni di salvezze conquistate all’ultimo respiro. Stavolta il miracolo no ... → Leggi tutto
Quella del Cosenza è una retrocessione che ha mandato nello sconforto più totale l’intera tifoseria rossoblù, ormai stremata da anni di salvezze conquistate all’ultimo respiro. Stavolta il miracolo no ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 857
Anche quest'anno il Lions club acri mette in scena la III^ edizione del processo simulato
Per continuare a promuovere la cultura della legalità, il Lions Club Acri ha organizzato la terza edizione dell’iniziativa “Un processo simulato per evitarne uno vero”, svoltasi presso la sede del Giu ... → Leggi tutto
Per continuare a promuovere la cultura della legalità, il Lions Club Acri ha organizzato la terza edizione dell’iniziativa “Un processo simulato per evitarne uno vero”, svoltasi presso la sede del Giu ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 489
L'istituto Beato F.M.Greco-San Giacomo conquista il ''Premio Harmonika''
Davvero magico e ricco di successi l’anno 2024-2025 per l’IC “Beato F.M.Greco-San Giacomo”. Dopo essersi affermati in molte competizioni, che spaziano dalla scrittura creativa alla robotica, passando ... → Leggi tutto
Davvero magico e ricco di successi l’anno 2024-2025 per l’IC “Beato F.M.Greco-San Giacomo”. Dopo essersi affermati in molte competizioni, che spaziano dalla scrittura creativa alla robotica, passando ... → Leggi tutto
FOCUS | LETTO 1536
Focus medicina. Filippelli: ''al Beato Angelo quattro posti di oncologia in d.h. Ad Acri numeri alti del tumore al colon retto''
Abbiamo intervistato Gianfranco Filippelli, oncologo, responsabile regionale della rete oncologica e presidente della Lilt di Cosenza, a margine di un'iniziativa sulla medicina di genere organizzata d ... → Leggi tutto
Abbiamo intervistato Gianfranco Filippelli, oncologo, responsabile regionale della rete oncologica e presidente della Lilt di Cosenza, a margine di un'iniziativa sulla medicina di genere organizzata d ... → Leggi tutto
I PENSIERI DI PI GRECO | LETTO 616
Il ritorno del lupo
Stiamo assistendo al rinselvaticamento dell'urbano. L' uomo ha fatto un passo indietro e il selvatico si sta riappropriando del civile. Con un lavoro secolare l' uomo aveva sconfitto il ... → Leggi tutto
Stiamo assistendo al rinselvaticamento dell'urbano. L' uomo ha fatto un passo indietro e il selvatico si sta riappropriando del civile. Con un lavoro secolare l' uomo aveva sconfitto il ... → Leggi tutto