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Senza vergogna

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
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A quanto pare dalla tarantella alla quadriglia il passo è breve. Dal ballo di coppia si è passati allegramente a quelli di “gruppo”.
Tutti in pista lor signori! Divisi a parole, ma uniti nel fare i fatti loro e “affari” ignobili.
Poco meno di due minuti (una scheggia!) tanto c’è voluto per approvare una leggina ad hoc.
Un delitto perfetto, tant’è che non vi è stato bisogno neanche di presentarlo.
Lo stesso relatore infatti, quando il Presidente dell’Assemblea lo ha invitato a relazionare, ha detto testuale: “si presenta da sé”.
Come se fosse un capolavoro.
Che so, un quadro di Picasso, una scultura di Leonardo, una poesia di Leopardi! La stessa successiva votazione, a corollario della raffinata opera, è stata “declamata” niente meno in “metrica casereccia” (guardare il video che circola per credere!).
Cambiano i musicanti ma la musica, resta sempre la stessa, ahi noi!
Ma che razza di gente abbiamo eletto in Calabria, ancora una volta, come nostri rappresentanti? Si potrebbe pensare che la nostra terra non offra di meglio e che, di conseguenza, meritiamo questa classe dirigente senza pudore. Non credo sia così.
La verità è che le persone di qualità scelgono sempre più spesso di stare lontani dalla questa politica dei mestieranti, e da questi partiti ridotti ormai a una via di mezzo tra un museo degli orrori e un carrozzone di saltimbanchi, nani, ballerine e inquisiti. Gente disposta a tutto pur di occupare una poltrona.
Se è vero che in giro per la penisola non si vedono figure di statisti del calibro di Aldo Moro, De Gasperi, Berlinguer, nella nostra Regione si fa fatica a trovare anche solo persone capaci.
Per dire come siamo messi. Stiamo da tempo grattando il fondo del barile, ma ormai troviamo solo legno marcio.
Abbiamo mille problemi, a cominciare dalla sanità. Ad esempio, per l’ASP di Reggio Calabria è stata chiesta addirittura la bancarotta.
Siamo da sempre in presenza di una cronica mancanza di lavoro, resa ancora più grave dalla pandemia. Abbiamo una inadeguata viabilità che ci penalizza.
Manca persino un’efficace strategia per la gestione dei rifiuti che ci costringe a vivere in una costante emergenza. Eppure, i nostri meravigliosi “eletti” non trovano niente di meglio da fare che istituire l’ennesima onerosa commissione (pare cinquecentomila euro di costo) e approvare furbette leggine per garantirsi il vitalizio con un solo giorno di legislatura. Uno schiaffo in pieno volto a chi pur avendo lavorato una vita non riesce a vivere dignitosamente la vecchiaia, per mancanza di una pensione adeguata.
Adesso, pare che dopo le batoste ricevute via rete, (è ancora in corso una raccolta firme organizzata da Carlo Tansi) e le “scomuniche” dei leader (si fa per dire!) nazionali, vogliano fare in fretta e furia marcia indietro. Dovrebbero quindi riunirsi a breve per annullare la precedente deliberazione sui vitalizi impropri.
Non so dire se sia più grave la loro mancanza di vergogna, o la nostra incredibile capacità di tollerare tutto questo!
Parafrasando Dante mi viene: “ahi serva Calabria, di spazzatura ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta. Non vitalizio onesto, ma di bordello!”

PUBBLICATO 02/06/2020 | © Riproduzione Riservata





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