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Dalla Bruttezza all'arroganza, il passo è breve

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Dopo le polemiche relative agli addobbi natalizi arriva la nota dell'assessore Franca Sposato che bacchetta i cronisti e cittadini che hanno avuto l'ardire di “criticare” l'operato dell'amministrazione.
Naturalmente l'assessore, come sua abitudine, preferisce affidarsi ai social per esprimere il proprio parere. Nel lungo post autocelebrativo, come ci si poteva aspettare, chiarisce le buone intenzioni dell’amministrazione e si scaglia contro il massacro mediatico di quello che rappresenta il simbolo del Natale e della speranza: l’Albero.
Nel suo post c'è un evidente riferimento all'ultimo articolo apparso sulla nostra testata giornalistica, ma ci duole constatare che l'assessore non sia riuscita a leggere tra le righe, fermandosi al mero giudizio estetico degli alberi spogli (che abbiamo usato come metafora), mentre il nostro scopo era quello di far emergere problemi e atteggiamenti ben più gravi da parte di un'amministrazione che mostra amore verso la comunità solo ad intermittenza e sempre in modo interessato.
Incredibilmente afferma che gli alberi non erano ancora da completare, ma sarebbe stato preferibile affermare semplicemente di aver riparato ad un errore.
L'iniziativa, ovvero l'abbellimento degli alberi è stata così fallimentare che si è dovuto porre rimedio ciò significa che avevamo ragione.
L'assessore agli affari legali, all'ambiente e agli addobbi natalizi (quest’ultima delega gliela accordiamo noi) dovrebbe piuttosto occuparsi di ciò che le compete come, ad esempio, fare in modo che venga smaltita tutta quella immondizia che ormai fa parte del “decoro urbano”.
Dovrebbe, inoltre, vigilare sul modo in cui viene effettuato il servizio di smaltimento dei rifiuti, dal momento che la ditta Ecoross, in quattro anni, “preleverà” dalle tasche dei cittadini del Comune di Acri circa 6.661.399,58 € (clicca qui per scaricare l'offerta).
Si dovrebbe occupare, poi, delle modalità di selezione degli operatori ecologici, in modo particolare di coloro che non hanno un “santo in paradiso” e che, stranamente, vengo esclusi dalle selezioni, mentre parenti e amici riescono, miracolosamente, a superale.
Purtroppo, però, piuttosto che fare ammenda per le proprie mancanze ed i propri errori si preferisce sindacare sui giudizi di chi non si allinea al modus operandi dell'amministrazione.
La nostra “pecca” è quella di poter esprimere, in quanto cittadini liberi, tutto quello che ferisce il nostro senso del Bello, del Buono e del Giusto, a differenza di chi pensa che “libertà di pensiero” sia solo un frase di nessun valore, letta da qualche parte in un qualche manuale di diritto.
Spesso la pezza è peggio del buco.

PUBBLICATO 19/12/2020 | © Riproduzione Riservata





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