Dopo le feroci critiche, a mio avviso profondamente ingiuste, sulle nomine più che trasparenti degli scrutatori, considero doveroso esprimere, piena solidarietà a quel compagno, che ha semplicemente peccato d'ingenuità, pensando che quei tre-quattro nomi di congiunti passassero inosservati.
Ma che male c'è a voler favorire più parenti possibili, approfittando della carica ricoperta?
Mi sembra del tutto fuori luogo un tale accanimento, dal momento che è più che naturale cercare di agevolare parenti, amici, amici degli amici, altrimenti che senso avrebbe fare politica? Sono o non sono i partiti a nominare gli scrutatori selezionati con cura fra simpatizzanti, tesserati, parenti, parenti tesserati? Perché dunque, gridare allo scandalo?
Non possiamo certo pretendere che i "compagni" facciano eccezione e si comportino diversamente, né tantomeno che il primo cittadino in persona si scomodi nel prendere pubblicamente posizione e bacchettare un suo "uomo", la cui unica colpa è stata quella di agire con poca discrezione; sono tuttavia certa che il compagno si impegnerà a prestare maggiore attenzione in futuro (bisogna comprenderlo, è ancora poco esperto)
Compagni che sbagliano?
Mah! Non ci resta che andare a votare e magari proprio per quel partito che il compagno in questione rappresenta egregiamente!