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Pd, si profila una corsa a tre.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Saranno le primarie a consacrare il candidato alla carica di sindaco del Partito Democratico. Lo ha stabilito il direttivo del partito, riunito dal segretario Pino Capalbo, giovedì a tarda notte e dopo una lunga discussione. Già martedì il primo cittadino uscente Elio Coschignano aveva manifestato l'intenzione di declinare l'invito del partito che all'unanimità gli aveva chiesto di ricandidarsi. Il Pd gli aveva reiteratamente chiesto di recedere da questa posizione, riuscendo a ottenere solo un altro giorno di riflessione. Coschignano giovedì ha ribadito la irrevocabilità della sua scelta e al partito non è rimasto che prenderne atto.
Il sindaco uscente ha anche chiesto che il suo successore sia riconducibile in qualche modo alla sua esperienza amministrativa, “in un segno di continuità che garantirebbe al Partito Democratico anche la possibilità di spendere le cose buone fatte dalla mia amministrazione comunale”. La discussione che ha accompagnato la scelta delle primarie si è snodata lungo due preoccupazioni: l'unità del partito e la necessità di profondere tutte le energie per la costruzione di uno schieramento di centrosinistra quanto più largo possibile. Di questo naturalmente non potrà far parte l'Udc, che, avendo scelto l'alleanza alla Regione con il PdL, ha di fatto messo una pietra tombale su quella eventuale con il Pd.
Le primarie si svolgeranno domenica 7 febbraio, mentre le candidature dovranno pervenire entro oggi al segretario Pino Capalbo. Della partita sarà certamente Mario Bonacci, attuale assessore al Bilancio. Quasi certamente ci sarà anche Giuseppe Cristofaro, presidente della fondazione culturale “Vincenzo Padula”, che tuttavia non ha ancora formalizzato la sua candidatura.
Qualche incertezza invece intorno a Giacomo Cozzolino, presidente del consiglio comunale. Quest'ultimo aveva espresso la volontà di risolvere la questione senza far ricorso alle primarie, ma responsabilizzando fino in fondo il gruppo dirigente, che una soluzione avrebbe dovuto alla fine necessariamente trovare, come era accaduto cinque anni fa con Elio Coschignano.
Cozzolino
aveva anche detto che in caso di primarie non si sarebbe candidato, ma le sollecitazioni non gli mancano ed è possibile che alla fine possa optare per la candidatura.
In sintesi, potenzialmente potrebbe essere una gara a tre tra Mario Bonacci, Giuseppe Cristofaro e Giacomo Cozzolino. La competizione per definizione può portare lacerazioni interne al partito. In questa circostanza il Pd ha la possibilità di dimostrare di essere maturo anche per affrontare simili sfide, se vuole assumere un ruolo guida nell'amministrazione della città per i prossimi cinque anni.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 30-01-2010.

PUBBLICATO 31/01/2010

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