Tutto come previsto. O quasi. Le linee programmatiche ed il bilancio di previsione, all’ordine del giorno del consiglio comunale di venerdì scorso, sono stati approvati con i soli voti della maggioranza, ovvero grazie ai sedici consiglieri di Udc, Pdl e Psi. Ma con un importante distinguo. Vediamo. Gli indirizzi di governo del centro destra, letti in aula direttamente dal sindaco Trematerra che ha parlato per un’ora circa, hanno incassato i voti favorevoli della maggioranza mentre l’opposizione, Pd e IdV, si è espressa contraria.
Dopo gli obiettivi elencati da Trematerra, si è aperto il dibattito. Secondo Minisci (IdV) “si tratta di poche cose concrete, di un libro delle buone intenzioni”, quindi ha invitato tutti a fare un’attenta analisi sull’ambiente ma soprattutto sulle patologie tumorali. Capalbo (Dp) parla di “cose di ordinaria amministrazione, di progetti già inclusi nell’agenda della precedente amministrazione e di pochi investimenti.” Cozzolino (Pd) sottolinea come manchi l’impegno per la stabilizzazione dei precari e per la realizzazione di parchi eolici quindi chiede se per il Psc la giunta Trematerra vuole ripartire dalla bozza del 2004 o rivedere il tutto. Dopo sei ore, arriva il momento del bilancio la cui discussione dura poco più di un’ora. Sono le 22,30 quando Minisci (IdV) propone di rinviare la discussione del punto vista l’ora; “per un fatto di democrazia e partecipazione,” dirà poi, “il bilancio è un atto che deve coinvolgere la comunità.”
Della stessa opinione i quattro del Pd. La proposta viene messa ai voti e respinta. La minoranza va a casa ed in aula resta solo la maggioranza che ascolta la relazione dell’assessore al ramo Vigliaturo che ha parlato di bilancio tecnico più che politico ma soprattutto del fatto che nessuna aliquota è stata ritoccata. Nessun aumento delle tariffe, insomma. Almeno per il momento. Poi i debiti. Che, secondo quando detto da Vigliaturo, ammonterebbero a circa sette milioni di euro tra mancanza di cassa, di copertura finanziaria e di fatture insolute ed anche perché la precedente amministrazione non ha effettuato alcuna anticipazione di cassa. Infine Cerlino, assessore ai lavori pubblici, che ha illustrato il piano delle opere. Il tutto senza contradditorio e quando alla mezzanotte mancano pochi minuti.
“E dire che l’attuale maggioranza, qualche mese fa opposizione, parlava sempre di coinvolgimento e trasparenza”, tuona la minoranza che, a questo punto, potrebbe chiedere un consiglio ad hoc sullo stato economico dell’ente. L’ultima considerazione riguarda la qualità dell’assise. Tra comparse, figuranti e grandi oratori, rasenta la mediocrità. A parte qualche intervento, l’esordio non è stato dei migliori. Rispetto alla scorsa legislatura, nulla o poco è cambiato ma fortunatamente il tempo per riparare c’è.