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Omicidio Sposato. Dopo due anni, ancora nessun colpevole.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Un caldo sabato di settembre ed un'intera comunità vengono travolti da un tremendo fatto di sangue. Che, a distanza di due anni non ha ancora colpevoli. Natale Sposato, oggi avrebbe avuto 37 anni. Nel settembre 2008, lo hanno freddato alle spalle con due colpi di fucile. Le modalità riconducono ad un vero e proprio agguato mortale.
Che da queste parti rappresenta una grossa e grave novità. Sposato, celibe, disoccupato, incensurato, è stato ucciso davanti la sua abitazione. Sin da subito l'omicidio presentava tanti lati oscuri, di non facile soluzione, quindi. Due anni non sono bastati agli inquirenti per risalire all'autore o agli autori del terribile gesto. Località Pietremarine, poco fuori il centro abitato, a ridosso del Parco Crista e un gruppetto di case isolate, occupate principalmente da gente dedita all'agricoltura ed alla pastorizia. E' da poco passata la mezzanotte e mezza. Sposato arriva con la sua Apecar che parcheggia a pochi metri dall'abitazione. Spegne il motore, scende dall'abitacolo ed apre la porta di casa. Fa pochi passi e viene freddato. Senza pietà. Davanti gli occhi della mamma che aspettava il suo rientro. Gli scaricano addosso diversi colpi di arma da fuoco. Due proiettili trapassano la schiena e giungono al cuore. Altri bossoli lo colpiscono alle gambe, altri ancora vengono rinvenuti fuori e dentro l'abitazione. La vittima non vede in faccia i suoi assassini, viene colpito alle spalle. A quell'ora dormono tutti. La mamma no, lo aspetta, come tutte le sere, impaziente, sul divano.
Ma lo attendono anche i suoi assassini. Il primogenito gli muore davanti. E' notte fonda, la zona è impervia, poco illuminata, deserta. La donna riesce a raggiungere i vicini. Quindi la telefonata al 118 che arriva dopo pochi minuti. Per Natale non c'è niente da fare. Uomo semplice, Nataluzzu, che non era certo un delinquente o un uomo cattivo. Fisico esile, viveva di espedienti e di piccoli furti che le vittime, però, erano sempre pronti a perdonargli. I ricavi gli servivano per le sigarette o per i video giochi. I suoi due unici vizi. Primo di cinque fratelli, Natale, era molto conosciuto. Frequentava spesso il centro urbano dove cercava lavori saltuari e dove trovava sempre qualcuno pronto a dargli una mano. E lui ricambiava con un sorriso ed una stretta di mano. I modi con il quale è stato effettuato l'omicidio, fanno pensare ad una spedizione punitiva. Perché? I killer lo hanno atteso rincasare per ucciderlo. Quello era il loro intento.
Natale non era solito frequentare cattive amicizie ma non è escluso che negli ultimi tempi possa avere avuto dei contatti con la microcriminalità. Le indagini nella vita privata e nell'ambito familiare, non hanno sortito effetti. Parenti ed amici aspettano di conoscere chi ha ucciso senza pietà Natale Sposato, per tutti Lupin.

PUBBLICATO 10/10/2010

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