POLITICA Letto 3598  |    Stampa articolo

Feraudo (IDV): difesa del punto nascita perché disagiati orograficamente e non perche’ Acri e’ il paese di Trematerra.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
L'unico documento ufficiale resta il fax inviato dal direttore sanitario De Paola ai responsabili del reparto di ostetricia nella mattinata di martedì dieci dicembre con il quale si comunicava la riattivazione del punto nascita fino a tempo determinato (ma non specificato). Per il resto solo annunci. Non c'è traccia, infatti, di atti ufficiali, (decreti, delibere ecc), né sul sito della regione né su quello dell'Asp di Cosenza mentre anche ieri Scopelliti, alle telecamere della Raitre, ha ribadito che il reparto di ostetricia di Acri presto sarà dismesso "perché non possiede i requisiti di sicurezza così come richiesti dall'organizzazione mondiale della sanità." Insomma al Beato angelo, per il momento, si può nascere, ma quanto prima ci saranno novità. Ieri, intanto, sull'argomento è intervenuto Maurizio Feraudo, segretario regionale IdV che, tra l'altro, qui vive e lavora.
"La chiusura del punto di nascita, dice, offre lo spunto per una seria riflessione sulla capacità contrattuale del nostro comune che diventa sempre più debole proprio perché sta affidando le sue sorti a rappresentanti politici che, a conti fatti, stanno profondamente deludendo le aspettative degli acresi. Il punto nascita, come del resto tutto l'ospedale, deve rimanere in vita non perché Acri è il paese dei Trematerra ma perché è comune di montagna. Questo è l'equivoco di fondo che ha prestato il fianco ad una subalternità del popolo acrese ad un sistema di potere che ha dimostrato di badare molto più a soddisfare le proprie ambizioni personali che a difendere il territorio da un processo di depauperamento che diventa sempre più drammatico ed avvilente. Occorre uno scatto di orgoglio, dice Feraudo, e difendere il territorio. Solo chi conosce le condizioni orografiche del territorio può comprendere le ragioni di una rivendicazione che non è affatto campanilistica né populista. Le scelte, soprattutto nella sanità, devono essere fatte sempre nell'interesse della collettività e giammai per gli interessi dei singoli o ancor peggio nell'interesse degli amici come purtroppo sta avvenendo nella nostra città. Idv, conclude Feraudo, anche in questo caso starà dalla parte dei cittadini e accompagnerà la denuncia con battaglie ad ogni livello, anche nazionali".

PUBBLICATO 16/12/2010

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

POLITICA  |  LETTO 4795  
Incontro di fine anno con il sindaco Trematerra.
E' un Gino Trematerra, gasato, soddisfatto ed orgoglioso, quello che si presenta ad Acri Tv (l’intervista andrà in onda stasera alle 21,30 e domani in replica alle 14, ma sarà visibile anche sul sit ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 3982  
Ospedale a rischio.
Le frasi pronunciate in conferenza stampa, sul futuro degli ospedali di montagna, dal presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti due giorni fa rappresentano per la comunità acrese un'aute ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 3545  
Tempo di bilanci per il PDL di Acri.
Siamo ormai giunti alla fine di quest'anno, il 2010, ed anche il PdL locale tira le somme di quanto realizzato. Soddisfatti i vertici del partito per quanto realizzato finora.
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 4238  
Comunita’ montana destra crati. Approvato il bilancio, salvi gli stipendi.
Finalmente, esclamo i dipendenti. Solo loro, però, perché la seduta di ieri, dopo vari rinvii, era stata convocata apposta per discutere dell'importante documento senza l'approvazione del quale eran ...
Leggi tutto

RELIGIONE  |  LETTO 4549  
Il giorno del coraggio.
Attorno a noi tanta apparente dolcezza, tanto facile sentimento, emozioni anche belle ma tanto pervasive quanto superficiali: in realtà la festa del Natale è cristianamente "dura" perché tocca, per ...
Leggi tutto