OPINIONE Letto 3515  |    Stampa articolo

Centro commerciale all'aperto

Foto © Acri In Rete
Enrico Erminio Cardillo
condividi su Facebook


Vivendo - da svariati anni - lontano dalla mia Regione, ma soprattutto dalla mia Amata Acri (CS), mi sono ritrovato - spesso - a ragionare sul perché del mancato (ritardato) sviluppo dei suoi territori.
È da parecchio tempo che cerco di elaborare una risposta corretta...
In realtà un'idea me la sono fatta, e sono qui per condividerla con chi avrà voglia di leggere questo scritto.
Credo che la questione risieda in una sola circostanza, ossia che i calabresi e gli acresi, da sempre, tendono alla divisione piuttosto che all'unitarietà. Mi spiego meglio.
Un luogo, per quanto irraggiungibile possa essere (e credetemi, Acri e la Calabria non sono poi così irraggiungibili come si suole credere, ndr) se è bello e/o offre servizi di qualità, mi riferisco soprattutto a turismo, eventi e servizi, è un luogo appetibile.
Un primo aspetto di divisione lo noto nella distribuzione delle comunità: tanti Comuni di piccole dimensioni e tante frazioni.
Questo frazionamento delle comunità, appunto, crea poca attrattività imprenditoriale (nessuno investe in luoghi poco abitati che non offrono prospettive di guadagno, ndr).
Ora mi concentro su Acri (CS). Se io, turista di passaggio, o emigrato in visita, mi trovo a fare un giro per il centro non ho la percezione delle attività commerciali, quindi preferisco spostarmi in un centro commerciale per fare i miei acquisti.
In realtà, però, Acri (CS) è una città che ha parecchie attività.
Basterebbe poco per fare si che chiunque, passeggiando per le vie del centro, o limitrofe, sia attratto da un prodotto esposto in una vetrina, anche se non era quello il suo intento...
Allora mi chiedo: perché voi commercianti tendente a "frazionarvi" aprendo le vostre attività in luoghi sconosciuti a chi non vive ad Acri (CS), invece di intasare la zona centrale dove chiunque avrebbe la voglia e l'opportunità di farsi una passeggiata per le vie dei negozi?
Bè, questo non l'ho mai capito...
Quando sono ad Acri (CS), mia moglie, che è una grande shopper (siciliana) mi dice sempre: "ma qua negozi non ce ne sono?".
Ed io, che non vivo ad Acri (CS) rispondo: "non lo so", alzando le braccia.
Poi proseguo dicendo: "scendiamo a Cosenza" (pur di farle spendere spendere soldi in Calabria)!
Allora commercianti, volete vedere che la questione sarebbe facilmente risolvibile, o quantomeno migliorabile?
Perché non costituite un'associazione e non andate a bussare alle porte dei proprietari dei locali insistenti in zona "Sopra l'orto" per affittarvi o comprare i loro locali?
Con poco creereste un irresistibile centro commerciale all'aperto!

PUBBLICATO 17/07/2020 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 450  
Bevacqua e Iacucci; “Servono risorse per la sanità pubblica. Stop alla penalizzazione delle strutture di montagna e in zone disagiate”
Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua e il.... ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1886  
Ospedale. Migliaia in piazza. Servira?
La manifestazione, promossa dall’amministrazione comunale di.... ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1411  
Nessuna strumentalizzazione per l’ospedale. Cari cittadini, ma siamo sicuri che questo sindaco stia facendo gli interessi di Acri?
FORZA ITALIA non prenderà parte alla manifestazione di domani 4 Aprile contro le azioni del governo.... ...
Leggi tutto

EDITORIALE  |  LETTO 999  
Che non sia l’ennesima passerella. Assente Forza Italia... ma non tutta
Domani, giovedì 4 aprile, l’amministrazione comunale di centro sinistra destra invita la comunità tutta a scendere in piazza per difendere l’ospedale Beato Angelo soprattutto all’indomani del ...
Leggi tutto

STORIE  |  LETTO 278  
Fra le personalità letterarie in tour a San Demetrio anche Kazimiera Alberti
Si chiama Kazimiera Alberti, nata a Bolechow, nell’odierna Ucraina, nel 1898, in una famiglia della piccola nobiltà polacca, la viaggiatrice che visitò San Demetrio tantissimi anni fa. ...
Leggi tutto